Nel mondo di oggi non ci sono solo i martiri uccisi dalla violenza fondamentalista. A un missionario può capitare di morire anche in un Paese cattolicissimo e per un altro motivo: la difesa dei diritti degli ultimi. È la storia di padre Fausto Tentorio, missionario del Pime, ucciso nelle Filippine il 17 ottobre 2011 a causa del suo impegno a fianco dei manobo, la locale popolazione tribale. Martire per la giustizia, ma - nello stesso tempo martire di una periferia dimenticata del mondo di oggi, dove in nome della sete di materie prime dell'economia globale si continua a uccidere chi, schierandosi dalla parte dei poveri, "crea problemi". Questo libro racconta la storia di padre Fausto e le tante opere che ha lasciato dietro di sé nell'Arakan Valley. Il sogno di un missionario che ha dato la vita per nutrire la sua gente. "I vostri sogni sono i miei sogni, le vostre battaglie per la libertà sono le mie battaglie per la libertà, voi ed io siamo compagni nella costruzione del Regno di Dio."
Vissuto tra i grandi conflitti sociali ed economici della Francia post-rivoluzionaria - in una temperie culturale non così diversa dall'attuale, segnata profondamente dalla modernità, dal laicismo e dal materialismo d'impronta scientifica -, Frédéric Ozanam (1813-1853), fondatore della Società di San Vincenzo de' Paoli, non maledisse il suo tempo né si lasciò sedurre dalla violenza. Si indignò invece di fronte all'ingiustizia e alla povertà, trovando sempre il coraggio di rialzarsi dalle sconfitte personali e di immaginare strade nuove. Precursore della dottrina sociale della Chiesa, ma soprattutto testimone dell'impegno per una società più giusta, Ozanam è l'icona di un cristianesimo giovane, e non solo per motivi anagrafici: giovane fu il suo temperamento, il suo idealismo, la sua voglia di cambiamento. Come pure il suo modo di leggere il Vangelo. Ed è bello ricordare come Giovanni Paolo II - in occasione della beatificazione del 1997 - ne abbia sottolineato l'"ardore", l'impazienza, la febbre da futuro che dovrebbe essere il termometro della vitalità di ogni comunità cristiana, sempre ma specialmente nei periodi di crisi.