Sara ama il passato. Lo ama pazzamente, come ha amato Luca; ed è per far rivivere il loro passato insieme che scrive un libro su di lui. Perché le loro figlie Sofia e Beatrice, che lo hanno perso troppo presto, possano in qualche modo ritrovarlo. E perché lei possa continuare a vivere nel suo ricordo. Perché Sara non vuole assolutamente "rifarsi una vita", come le dicono le persone intorno a lei. Perché lo sa: non amerà mai più nessuno dopo Luca. Davide pensa che il passato è passato, non ritorna comunque; e se è stato un passato triste, come nel suo caso, è molto meglio che non ritorni. Lui dai ricordi preferisce scappare, è da un sacco di tempo che lo fa. Per molto tempo, le vite di Sara e Davide corrono su binari diversi. Sono due persone ferite, che hanno paura di tornare a vivere. Solo incontrandosi capiranno di poter andare oltre le loro paure. Perché vale la pena vivere. Finché c'è qualcuno da amare. La storia vera di due persone destinate a incontrarsi. Raccontata come un affascinante romanzo.
Lui è l'ateo, veste alla moda, frequenta le discoteche e non si capisce bene cosa ci faccia, in una comunità religiosa. Lei è la brava ragazza di chiesa, tutta studio, casa e tranquillità. Ma i ruoli non sono quelli di un copione: la storia d'amore di Luigi e Susanna è una storia vera. C'è l'innamoramento, poi il fidanzamento, infine il matrimonio e la nascita di due bambine. Con tutte le difficoltà e le gioie che tali momenti comportano. E vera è anche la malattia di Luigi: un meningioma al cervello che, nonostante i numerosi interventi e le terapie, si ripresenta puntualmente. In questo libro si ride tanto e si piange tanto, ci avvisa la prefazione. E solo a poco a poco ci accorgiamo che i ruoli che credevamo di conoscere stanno cambiando: è Luigi l'ateo, mentre il suo corpo lentamente si spegne, a capire che la sofferenza ha un senso quando è offerta, mentre sua moglie Susanna, brava ragazza di chiesa, scoprirà una fede molto diversa da quella che ha sempre dato per scontata.