L’empatia è caratterizzata dal movimento verso l’altro, verso i nuovi pensieri e desideri generati dall’incontro tra due esseri umani. L’empatia non produce somiglianze o sintonie, ma movimenti imprevisti e diversificati.
Il libro focalizza pertanto le empatie quali si attuano in differenti contesti caratterizzati da fattori storici e culturali, disparità e asimmetrie. La diversa qualità delle relazioni porta in primo piano modalità dell’esperienza empatica rimaste ai margini della riflessione sia nel passato sia nel presente, come l’empatia senza simpatia e l’empatia negativa.
Il libro è dedicato a cinque grandi figure femminili del '900, che hanno scelto la poesia e la scrittura come mezzo espressivo e modo di vivere il proprio tempo. Milena Jesenská, Etty Hillesum, Marina Cvetaeva, Ingeborg Bachmann, Cristina Campo sono imperdonabili perché l'invisibilità o l'eccessiva fama, spesso creatrice di leggende di facile consumo, rende impossibile classificarle, perché non contemporanee, avanti e indietro rispetto al loro tempo, consumate da passioni assolute, innanzitutto quella della scrittura, indecifrabili e ispirate, perché carne e specchio dell'imperdonabile della nostra epoca. Attraverso le lettere, i quaderni, i saggi, le poesie e le prose, esse offrono un modello di formazione di sé, in cui l'assolutezza non è fuga dalla realtà, ma contrasto con le forze distruttive dell'umano.
L'etica inizia dal male o dal bene? Dal rifiuto istintivo di fare del male a un altro o da un sotterraneo "non dimenticare il meglio" che abita ognuno di noi? Riflettendo sulle tormentate lezioni morali del Novecento, l'autrice rilancia una visione dell'etica per la quale il bene, la libertà, la giustizia devono accadere in atti, gesti, giudizi, esperienze singolari e concrete: l'amicizia, l'amore, la fedeltà, la sincerità, il piacere, il dolore, la pazienza, il perdono. In questi momenti centrali della vita morale avviene uno scarto rispetto ai comportamenti che si adeguano all'ordine sociale e balzano in primo piano la spontaneità e la responsabilità individuali. L'immaginazione è il fondamentale organo morale che consente di portare alla luce il tesoro di esperienze morali di cui è intessuta la trama nascosta della vita e che permettono di superare i limiti e le incertezze dell'etica contemporanea. Molto più spesso di quanto pensiamo, l'etica presuppone uno sforzo di immaginazione, un investimento di energie creative che rimescolano i confini di emozione e ragione, corpo e mente, senza confonderli. Per immaginare ci vuole coraggio, l'immaginazione è audace.
Este libro, escrito por una mujer, sobre el pensamiento de otras mujeres, da a conocer arduos temas filosóficos, hechos asequibles con claridad y coherencia. A través de sus páginas, nos acercamos a cuatro pensadoras fuera de lo normal, que se distinguen por su fuerte libertad ideológica, sin pertenencia a escuela o grupo. "Pensar con el corazón" parece contradictorio y lo es si consideramos que, en la cultura occidental, corazón y razón siempre se han imaginado como opuestos. Pero Arendt, Weil, Stein y Zambrano demostraron con su vida y sus escritos que se puede contribuir al pensamiento a partir del corazón, es decir, a partir de la responsabilidad sobre el mundo y la pasión. Sus voces se han hecho apreciar tanto por su rigor científico como por la sensibilidad cálida y humana que las llevó a acoger un problema y a pensar la solución con el corazón. Cuatro mujeres imprescindibles del pensamiento femenino del siglo XX.
Extracto del Índice:
Índice
Prólogo, de Mercedes Torrevejano
· Hannah Arendt, 1906 – 1975
· Simone Weil, 1909 – 1943
· Edith Stein, 1891 – 1942
· María Zambrano, 1904 – 1991
Pasión de la historia
Amor mundi
Bibliografía
L'uso crescente delle tecniche che consentono di osservare le aree cerebrali attivate durante un particolare compito (PET, fMRI) sta cambiando lo studio della fisiologia alla base delle emozioni e dei comportamenti. Una cosa è essere convinti intellettualmente che la tendenza all'altruismo abbia un fondamento neurologico, un'altra è vedere le aree colorate della PET. Così è nata la neuroetica, un nuovo ambito della ricerca caratterizzato da rilevanti implicazioni per quanto riguarda le prospettive etiche, la giustizia, la conoscenza della persona.
Il tema dell'empatia chiama a un confronto con l'esperienza vissuta, a un approfondimento delle emozioni, delle reazioni corporee, degli atti mentali che intervengono nei rapporti con gli altri. Chiama soprattutto a un passaggio dalla filosofia a una delle realtà più importanti per la vita di ognuno: la scoperta dell'esistenza dell'altro. Restituire all'empatia la sua specificità di atto che sta alla base delle svariate forme dell'entrare in relazione è un modo per rendere più concreto il vivere insieme agli altri e per rispondere a un bisogno confuso, ma non per questo meno urgente, di quest'epoca.