Il Commento di Bonaventura al Vangelo di Luca risale agli anni 1254-1257, quando, maestro reggente, il francescano riprendeva le sue lezioni tenute da baccelliere biblico, ampliandole e trasformandole in "materia praedicabilis" ad uso dei predicatori. Questo intento emerge anche dalla forma letteraria: benché sia un prodotto universitario, non presenta questioni teologiche, ma è ricco di citazioni atte a fornire al predicatore ampia conferma di ciò che espone. L'opera è tradotta per la prima volta in una lingua moderna.
Per la prima volta in lingua moderna il commento al Vangelo di Luca, in materia praedicabilis", di San Bonaventura. " Introduzione, revisione e note a cura di B. Faes de Mottoni, trad. Di P. Muller e S. Martignoni.
Una raccolta dei due scritti più noti di San Bonaventura. L'"Itinerarium" (1259) illustra la ricerca di Dio attraverso la sua esperienza. Ne "La riconduzione delle arti alla teologia" (1255-1257) esprime la sua convinzione che tutte le arti trovano nella Scrittura il loro compimento e il loro significato.
Oltre al valore apologetico, questo scritto e una vera miniera di dottrine" in cui l'ideale di San Francesco viene tradotto in termini teologici e mistici. "
Un'opera di un grande interprete della spiritualita francescana, di un predicatore che ha segnato con i suoi sermoni la storia della predicazione medievale.
Commento al Vangelo di Luca di uno dei piu importanti ed autorevoli teologi e filosofi del medioevo, indispensabile per religiosi e laici interessati sia all'esegesi neotestamentaria sia alla teologia medievale. Edizione bilingue latino-italiano.
Collazioni sull'Exameron
Riconduzione delle arti alla Teologia, La conoscenza di Cristo, Il mistero della Trinità, Itinerario della mente in Dio.
Le tre vie, Soliloqui dell'anima: quattro esercizi di meditazione, L'albero della vita, Le cinque feste di Gesù Bambino, la preparazione alla messa, la vita perfetta-Alle suore, Il governo dell'anima
EDIZIONE BILINGUE ITALIANO-LATINO.