La Bibbia parla dell'aldilà? Alcuni studiosi hanno negato che si possa parlare di "realtà finali" (escatologia) per l'Antico Testamento, mentre altri hanno affermato che lo stesso è escatologico dall'inizio alla fine. Un discorso analogo vale anche per il Nuovo Testamento in cui l'attesa veterotestamentaria si compie in Cristo Gesù e nel suo mistero pasquale che ha inaugurato i tempi ultimi che giungeranno a pienezza nella sua venuta finale nella gloria. In questa luce l'autore affronta le questioni che da sempre interessano l'uomo e il senso della sua esistenza; il significato della storia e del mondo nel loro principio e nel loro compimento grazie alla ripresa dei testi più significativi della Sacra Scrittura.
Contenuto
Il «Simbolo di fede», il «Credo», racchiude, come in uno scrigno, la fede della Chiesa. Sin dall’antichità è stato scolpito nei sarcofagi, dipinto nelle pareti delle chiese e raffigurato nei grandi cicli musivi delle prime basiliche cristiane. L’autore conduce la riflessione sui singoli articoli del «Credo» esplorando alcune opere d’arte che nei secoli hanno mostrato il mistero creduto, celebrato e annunziato dalla Chiesa. Una proposta e un invito per mettersi alla scuola degli artisti che nella loro arte si sono resi sensibili all’azione della grazia e si sono confrontanti con il messaggio cristiano.
Destinatari
Tutti.
Autore
FRANCESCO BRANCATO è docente di teologia dogmatica presso lo Studio teologico S. Paolo di Catania (Facoltà teologica di Sicilia). Collabora con diverse riviste scientifiche ed è autore di diverse pubblicazioni tra cui vanno ricordate: "La questione della morte nella teologia contemporanea. Teologia e teologi", Firenze 2005; "Il De novissimis dei laici. Le «realtà ultime» e i filosofi italiani contemporanei", Firenze 2008; "Creazione ed evoluzione. La grammatica di un dialogo possibile", Troina 2009; con S. Natoli, "Dialogo sui novissimi", Troina 2009; "L’ombra delle realtà future. Escatologia e arte", Assisi 2011; "Incontrarsi alla fine", Edizioni Messaggero, Padova 2012; "La materia vivente", Edizioni Messaggero, Padova 2013.
Contenuto
Un saggio sul pensiero di Hans Jonas, un intellettuale filosofo formatosi in Germania sotto la guida di Heidegger e di Bultmann, che torna a discutere sui «venerabili problemi della filosofia»: Dio, uomo e natura. Non solo sul rapporto tra spirito e corpo, tra finalità e causalità, tra essere e dover essere, a partire dagli interrogativi dettati dall’esperienza quotidiana che l’uomo fa del mondo, della vita e di se stesso. Un ricco e articolato percorso filosofico che ha aperto scenari inediti nel campo della filosofia della natura, della filosofia morale e perfino della teologia.
Destinatari
Studenti di filosofia e teologia.
Autore
FRANCESCO BRANCATO è docente di teologia dogmatica presso lo Studio teologico S. Paolo di Catania (Facoltà teologica di Sicilia). Collabora con diverse riviste scientifiche ed è autore di diverse pubblicazioni tra cui vanno ricordate: La questione della morte nella teologia contemporanea. Teologia e teologi, Firenze 2005; Il De novissimis dei laici. Le «realtà ultime» e i filosofi italiani contemporanei, Firenze 2008; Creazione ed evoluzione. La grammatica di un dialogo possibile, Troina 2009; con S. Natoli, Dialogo sui novissimi, Troina 2009; L’ombra delle realtà future. Escatologia e arte, Assisi 2011; Incontrarsi alla fine, Messaggero, Padova 2012.