In questo volume l'autore ha inteso raccogliere e sintetizzare la sua lunga esperienza di studio, proponendo la storia e la fenomenologia del viaggio in Italia dalle origini al sorgere del turismo organizzato. Attingendo a una messe di episodi e osservazioni estratti dalla letteratura straniera (diari e memorie di viaggio, guide, corrispondenze, romanzi), Brilli racconta come nel concreto si svolgesse il viaggio in Italia, quali fossero i luoghi visitati, quali le aspettative e le reazioni dei "turisti".
L'Italia è stata per più di tre secoli meta prediletta per i viaggiatori europei, paradiso della cultura e dei sensi con le reliquie del suo passato, il suo clima, le sue bellezze paesaggistiche. In questo paradiso come venivano visti gli italiani? Al viaggiatore la loro presenza risulta quasi sempre fastidiosa e ingombrante; oppure essi sono visti attraverso le lenti dell'illusione, che determina quegli stereotipi che condizionano ancor oggi la percezione degli italiani e che questi ultimi contribuiscono spesso a perpetuare nel tempo. In questo libro Brilli mette a fuoco il graduale fissarsi dell'immagine degli italiani nei luoghi comuni dell'italianità.
Attingendo a un vastissimo repertorio di romanzi, racconti e resoconti, noti e ignoti, della letteratura europea e americana, Brilli descrive in che modi l'automobile faccia la sua comparsa nella letteratura d'inizio secolo, come venga percepita quale mezzo di avventura e di conoscenza, simbolo di progresso e di dominio sulle cose, strumento di autorità e di emancipazione. Dopo di ciò Brilli organizza il racconto tematicamente, mostrando come le possibilità dell'auto si adattino alle diverse età dell'uomo. Infine mostra come il viaggio in automobile modifichi la percezione del paesaggio e come l'auto finisca per diventare un elemento essenziale del repertorio simbolico nella letteratura.
Il viaggiare acquistò i connotati di una vera consuetudine didattica nel XVIII secolo. L'età dei viaggiatori oscillava tra i 16 e i 22 anni e il viaggio era completamento di una buona educazione. Ci si aspettava che dall'esperienza il giovane ne acquisisse intraprendenza, coraggio, attitudine al comando, conoscenza di costumi, galatei e lingue straniere, conoscenze necessarie alla futura classe dirigente. Al viaggio si accompagna la produzione di diari, epistolari, guide, relazioni cui l'autore attinge a piene mani per il suo volume. Illustra itinerari, stagioni e luoghi di sosta; descrive i dettagli del viaggio materiale con il suo corredo di carte, passaporti, bauli, guardaroba e armi; descrive la vita in carrozza e i suoi protagonisti, le camere, le locande.