Come superare crisi e difficoltà nelle organizzazioni a Movente Ideale. Le comunità, le associazioni, i movimenti, le istituzioni e le imprese vivono grazie a molte forme di capitali. Una di queste è il capitale narrativo, una risorsa preziosa in molte organizzazioni, che diventa essenziale nei momenti di crisi e nei grandi cambiamenti dai quali dipendono la qualità del presente e la possibilità del futuro. È quel patrimonio fatto di racconti, storie, scritti, a volte poesie, canti, miti: un autentico capitale ché, come tutti i capitali, genera frutti e futuro. Se gli ideali di una organizzazione o di una comunità sono alti e ambizioni, come accade in molte Organizzazioni a Movente Ideale (OMI), anche il suo capitale narrativo è grande.
"Ricordo bene l'incontro in cui Luigino Bruni mi disse per la prima volta dell'idea di metter mano al progetto di una serie di articoli dedicati al Lessico del ben-vivere sociale. Ricordo che mi raccontò di come il quotidiano rovistare nella sua 'cassetta degli strumenti per ragionare e agire' gli avesse fatto cogliere l'urgenza di una rigorosa manutenzione e, in qualche caso, di un vigoroso restauro di quelle parole ormai usate e abusate, e che pure restavano necessari attrezzi di un mestiere che, in fondo, è semplicemente il mestiere di vivere insieme. L'idea mi piacque e mi convinse subito. E ciò che più conta ha poi funzionato, piacendo e convincendo lettori vecchi e nuovi. Questo libro è nato così, utilmente. E, ne sono certo, continuerà a nascere negli occhi di chi legge. Perché il gioco delle parole, quando è serio, porta vicino al cuore della verità e qualche volta, quel cuore, ce lo fa toccare. Allora la vita delle persone cambia, comincia a cambiare la storia delle comunità, cambia - perché avanza su nuove e solari vie di conversione - persino l'economia". (Dalla Prefazione di Marco Tarquinio)
Esiste una ricchezza altra dal denaro, dalla proprietà, dalla merce di scambio. Una ricchezza di enorme potenziale composta di virtù e relazioni che nascono e si muovono all'interno di comunità coese, società caratterizzate da un alto livello di comunione. Beni che non si sottraggono o comprano, ma si moltiplicano e intrecciano. Relazioni e rapporti alla base della buona vita di ogni cittadino, e perfino alla base di un fecondo mercato. Ma cosa significa, in questa prospettiva, essere ricchi?
Questo libro parla di dono, delle sue forme, delle sue ambivalenze, dei suoi paradossi, del suo valore e della sua bellezza. Parlare di dono, e analizzare concetti ad esso legati o con i quali è possibile instaurare feconde relazioni di senso, quali quelli di gratuità, reciprocità, relazionalità, alterità, scambio, consente l’immaginazione di nuovi scenari di relazioni umane, anche all’interno del mercato. Il volume vuole mettere in dialogo sul tema del dono studiosi appartenenti a discipline differenti, spesso distanti, quali l’antropologia, l’economia, la filosofia, la psicologia, la sociologia, la teologia. Tale prospettiva ha di fatto costituito un’ulteriore chiamata al 'dono', al dono reciproco delle proprie conoscenze e dei propri saperi, del proprio tempo e delle proprie energie, al dono di sé.
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