L’’opus magnum’ di Bultmann esegeta e, verosimilmente, il capolavoro degli studi biblici del Novecento.
Dalla quarta di copertina:
Uscita (a puntate) a partire dal 1948 e pubblicata in prima edizione nel 1953, la Teologia del Nuovo Testamento costituisce l'opus magnum del Bultmann esegeta e, verosimilmente, il capolavoro degli studi biblici del Novecento.
Essa unisce il rigore del testo scientifico e il páthos della scrittura militante, l'ampiezza visuale della sintesi e l'attenzione analitica al dettaglio testuale, la disposizione ordinata e oggettiva del manuale e il taglio soggettivo dell'opera personalissima.
Un libro che ha ormai l'autorità di un classico, ma che non ha perso nulla in attualità. Si può tranquillamente affermare che soprattutto i capitoli centrali su Paolo e Giovanni resteranno un punto di riferimento obbligatorio per la ricerca biblica di domani. E per una fede che voglia avere con le proprie fonti un rapporto insieme critico e appassionato.
Il volume presenta quello che a ragione puo essere chiamato Il MAnifesto della demitizzazione". "
Un classico dell'esegesi neotestamentaria, dall'immutata attualita.
Un opera-chiave del pensiero del grande teologo tedesco, che ha profondamente segnato il pensiero del nostro secolo.
Prediche di Bultmann tenute all'Universita di Marburgo negli anni 1936-1950.