Ci sono gli scettici che dicono che non esiste nessuna verità oggettiva. Non possono avere ragione perché la verità si presenta da se stessa nella storia della persona ed in quella della comunità umana. Senza verità non è possibile vivere. Chi vorrebbe vivere un grande amore che non è però un amore vero? Poi ci sono i dogmatici, quelli che la verità ce la hanno in tasca e sono sempre pronti a condannare chi non accetta a scatola chiusa la loro verità. Anche così non è possibile vivere perché la ricerca non finisce mai e la vita apre sempre nuove prospettive che mettono in questione quello che credevamo di sapere. Questo libro cerca di aprire una diversa prospettiva: dobbiamo essere fedeli alla verità che abbiamo conosciuto ma anche aperti alla verità che si è rivelata nella esperienza dell'altro uomo per camminare insieme verso una verità più grande.
Il mondo intorno a noi ha smesso di esserci familiare. Molte certezze, sulle quali avevamo costruito la nostra esistenza personale e la nostra identità sociale, sono venute meno. Guardiamo al futuro con preoccupazione. Le vecchie ricette per la soluzione dei problemi non funzionano più. I politici (ma anche gli studiosi) sembrano brancolare nel buio. Questo libro nasce per cercare di capire, e di spiegare, quello che è successo. Capire, naturalmente, è il primo passo per poter decidere, per agire in modo tale da aprire il cammino alla speranza. Ci muoviamo dunque fra uno sforzo di comprensione ed un tentativo di formulare un programma politico. L'autore, del resto, dopo avere passato la prima metà della vita da professore nello sforzo di capire il mondo sta consumando adesso la seconda metà nel tentativo di cambiarlo.