In tante aree geografiche, le Chiese cattoliche orientali e latina esistono, da secoli, una accanto all'altra. Il fenomeno migratorio ha portato alla costituzione di nuove unità amministrative per gli orientali cattolici nei territori finora considerati "occidentali". Tutti questi fattori portano con sé la necessità di una migliore conoscenza reciproca. Il libro di Nicola Bux si pone dunque come un prezioso contributo e un valido strumento per tutti coloro che desiderano conoscere la liturgia della Chiesa cattolica in entrambe le sue espressioni, sia aprendo un orizzonte alle radici comuni liturgiche, sia addentrandosi più profondamente in quella liturgia mistica che caratterizza l'Oriente Cristiano.
I contributi raccolti nel volume affrontano sotto varie angolature il tema, assai caro alla teologia di Benedetto XVI, della "tentazione costante nel cammino della fede" di eludere il profondo mistero di Dio, "costruendo un dio comprensibile, corrispondente ai propri schemi e ai propri progetti". Questa deviazione si è verificata pure in campo liturgico: dopo il Vaticano II e sino ai nostri giorni vi sono stati non rari abusi, i quali risultano censurabili nella misura in cui si traducono in atti di culto che, secondo il pensiero del Santo Padre, non sono più teocentrici ma piuttosto antropocentrici, vale a dire protesi ad un'auto-esaltazione dell'uomo e delle sue esigenze. È per questo che il recupero, compiuto da Benedetto XVI, della cosiddetta "Messa di San Pio V" ovvero della Forma extraordinaria del rito della Messa potrà svolgere un utile compito, spingendo ad arginare quelle non isolate deviazioni, onde riportare sempre più al centro dell'attenzione il vero Protagonista anche nelle modalità di svolgimento della Messa secondo la Forma ordinaria o "di Paolo VI" e dei riti adottati a seguito delle riforme conciliari. Va ricordato che, secondo la dottrina tradizionale, tutti i riti sono offerti per adorare, propiziare, ringraziare Dio ed impetrare da Lui le grazie necessarie alla salvezza eterna dell'uomo.
Il libro introduce alla conoscenza dei sacramenti degli orientali attraverso un'accurata analisi delle fonti eucologiche. Negli ultimi due secoli la teologia ortodossa ha registrato non pochi sviluppi tesi a chiarire le problematiche interne all'ortodossia. Anche per questo, vanno riesaminate le questioni controverse tra cattolici e ortodossi che restano sostanzialmente invariate. I documenti del dialogo ufficiale, cominciano nel 1980, hanno tentato di affrontarle e risolverle, ma la valutazione e contraddittoria da entrambe le parti, anche perche non sono stati ufficialmente recepiti dalle Chiese; pertanto restano suscettibili di riflessione e di dibattito. Il libro introduce alla conoscenza dei sacramenti degli orientali attraverso un'accurata analisi delle fonti eucologiche. La differenziazione tra la dottrina ortodossa sui sacramenti e quella dei latini comincia sotto l'influsso protestante, mentre anteriormente e possibile constatare l'esistenza di concordanze.