Un libro che alterna fotografie (molto belle e intense) di volti e squarci di vita africani a inserti narrativi dove le storie di Philip, Kevin, Jane, Jack rispondono alla domanda posta dal capitolo che le raccoglie: "Vite di scarto?" e a riflessioni inedite che accompagnano il lettore alla scoperta di pedagogie made in Africa. Pochi, pochissimi, al di fuor dall'Africa hanno studiato e riflettuto sulle pedagogie africane. È uno dei tanti segni della superficialità, a volte del disprezzo, con cui le culture e l'esperienza africana sono state avvicinate negli ultimi secoli. Il libro supera questa rimozione. Già il titolo indica l'oscillazione tra il senso etimologico della parola pedagogia, condurre il bambino così come avviene nelle forme tradizionali di cura ed educazione in Africa, e il senso più recente di sostegno alla vita con cui l occidente si approssima al vecchio continente. Su quali tracce è possibile ricostruire l'incontro tra i nostri mondi, allora? Gli autori ci indicano che per farlo bisognerà lasciare la pista, andare per fenditure e crepacci, andare per il terreno rugoso, muoversi sulla rima di una bolgia, sull'argine, per trovare quella linea che collega i margini, dove tutto è periferia. Dove l'incontro è più possibile se accompagnato dall'ascolto. Un libro da leggere e da vedere. Un viaggio nell'Africa che può condurre e sostenere, con le radici robuste della sua storia e della sua cultura, l'incontro tra identità e culture diverse.
Per essere una mattina di fine estate a Stoccolma, il 20 agosto 2018 fa incredibilmente caldo in città. E a sentire la TV, negli ultimi mesi le temperature sono state bollenti, forse anche a causa dei numerosi incendi in tutta la Svezia. Quel giorno l'allora quindicenne Greta Thunberg inizia il suo sciopero davanti al palazzo del Parlamento: non si può più aspettare, i politici devono fare qualcosa per salvare l'ambiente. È il primo #fridaysforfuture della storia. Preparatevi a leggere un racconto fatto di speranza, coraggio e determinazione. Questa è la storia vera di Greta Thunberg, ma anche quella di tanti altri ragazzi e ragazze in tutto il mondo disposti a lottare contro il disinteresse dei più grandi, nel nome di un futuro migliore. Perché non si è mai troppo piccoli per fare la differenza.Età di lettura: da 9 anni.
Canto di Natale, Le campane, La battaglia della vita, Il patto con il fantasma, Il grillo del focolare: i cinque racconti natalizi di Dickens, adattati per la prima volta per i piccoli lettori.
Storie, leggende e racconti tradizionali che hanno come protagonista la Santa della luce, da leggere insieme nell'attesa che arrivi la notte più misteriosa e amata dai bambini. Età di lettura: da 3 anni.
Una raccolta delle più belle storie con protagonisti draghi e folletti, attinte dalle tradizioni più svariate e rielaborate in forma di fiaba per i lettori più piccoli. Per la gioia di tutti i bambini e le bambine amanti della magia e dell'avventura. Età di lettura: da 5 anni.
Geppetto, il Gatto e la Volpe, il Grillo Parlante, la Fata Turchina, Mangiafuoco, Lucignolo ci trasportano nel mondo dell'incorreggibile burattino dal cuore d'oro amato da grandi e piccini. Età di lettura: da 3 anni.
Alberto Kauffman scrive "Virginia ti amo" sul muro della scuola. Virginia non lo ama, ma lui diventa popolarissimo perché, per scrivere su quel muro, cade, finisce al pronto soccorso e viene punito dal preside. La punizione è aiutare Emilio, un compagno malato di tumore al cervello, con uno scarso profitto scolastico. Emilio, ribattezzato Bronson, è in realtà una vera risorsa, una miracolosa fontana di vitalità, un compagno di strada irrinunciabile. La forzata alleanza diventa amicizia. Insieme si imbucano al vernissage di una mostra d'arte, insieme passano una mitica giornata a Stoccolma, insieme fanno progetti per tutta la vita che resta. E infatti dopo il liceo, e dopo che Virginia ha finalmente ceduto alla corte di Alberto, il legame si fa sempre più profondo. Alberto non ha mai smesso di trascrivere sul suo fedele taccuino tutte le avventure vissute. Forse un giorno quegli appunti diventeranno l'opera indimenticabile di una vita indimenticabile. Bronson intanto lo aiuta a trovare lavoro in una piccola e sgangherata casa editrice, ne raccoglie le confidenze, i sogni, le ambizioni, e veglia, protettivo, anche sulla sua storia con Virginia. Sembrano gli anni di una giovinezza che non finisce. Eppure, di punto in bianco, Bronson parte per la Nuova Zelanda. Sparisce e qualcosa fatalmente si spezza: cosa sarà di Virginia e Alberto? Del bambino che aspettano? Del lavoro entrato nella fase più critica? E cosa sarà dell'amico a cui la vita è legata con un filo sempre più sottile?
L'autore dei "Canti" ha perseguito per tempo, con metodo coerente, una tenace ricerca di scelte semantiche e stilistiche volta alla formazione di tópoi che s'impongono nella sua poesia anche in fasi sempre più avanzate e complesse e in mutate condizioni di spinto. Questo studio molto innovativo indica e analizza riprese, finora insospettate, eseguite dal poeta non solo da autori dell'antichità classica e della tradizione moderna, ma anche da alcune traduzioni di opere straniere: sia creative, come nel caso del "Werther", sia teoriche, come nel caso della "Philosophical Enquiry" di Burke o delle "Lectures" di Blair (che Giacomo richiamava già nel suo giovanile "Discorso sopra Mosco"). Molto numerosi sono i riscontri e i confronti testuali e intertestuali la cui piena legittimità è certificata dall'originale riscrittura o riformulazione di tropi in cui il poeta recanatese racchiude il segreto fascino di un'arte somma.
Il testo è una rivisitazione, storicamente documentata, dell'epoca d'oro del musical americano, cioè di quella mescolanza per molti versi formidabile di recitazione, ballo e canto che si affermò in America fra gli anni Venti e gli anni Cinquanta. Camerino conduce la sua indagine a partire dai grandi autori di musical, presenti anche nel CD musicale allegato al libro: Jerome Kern, Irving Berlin, Cole Porter. Di questi personaggi, molti di origine ebraica, viene tratteggiata la vita, per mostrare come l'idea stessa di musical sia nata dall'esperienza vissuta da questi uomini, fatta spesso di stenti, suonando nei bordelli o nelle case da gioco.
Le basi teoriche, le radici culturali, gli strumenti operativi e le esperienze condotte nella scuola: una presentazione completa del metodo elaborato da Reuven Feuerstein, efficace in migliaia di casi in tutto il mondo nel potenziare le risorse cognitive e affettive personali. Il metodo Feuerstein è anche una filosofia di vita, uno stimolo ad operare e ad agire seguendo criteri di attualità, praticità, dinamismo ed ottimismo, nella consapevolezza che ogni individuo è modificabile sul piano cognitivo in quanto l'organismo umano è un sistema aperto, caratterizzato da grande plasticità. Un testo rivolto soprattutto a chi opera nel mondo della scuola, ma utile a chiunque ricopra un ruolo di guida nella relazione d'aiuto.