Immergersi nell'universo mentale musulmano per rintracciare i percorsi attraverso i quali la consapevolezza politica dell'Islam è maturata fornisce di quella civiltà un'immagine polivalente, assai sfaccettata e di certo lontana dagli stereotipi. È quanto fa il libro, che illustra «dall'interno» le implicazioni della politica nell'ambito della dottrina dello stato e del potere, della teologia e della storia islamica, in riferimento ai paradigmi della teologia politica e dell'utopia retrospettiva. Sono messe a fuoco la figura politica di Muhammad, le teorie dell'imamato e del califfato nello sciismo e nel sunnismo, le contraddizioni del modernismo, le sfide del radicalismo attuale ma soprattutto le proposte dell'alternativa riformista.
I fatti terroristici di gennaio e novembre 2015 a Parigi rischiano di evocare equazioni tra Islam e terrorismo, alimentando confusioni culturalmente infondate. Ponendo la domanda "Quale Islam?" il testo invita il lettore, in modo argomentato e storiograficamente fondato, a comprendere il volto plurale del mondo musulmano, non riducibile a quello jihadista rappresentato da Isis e Al-Qaeda. Un percorso dalle origini delle parole Islam, musulmano, jihad (nella sua dimensione spirituale di lotta interiore) al loro articolarsi nelle divisioni tra sunniti e sciiti, alla radicalizzazione dell'Islam politico nell'età del coloniale e post-coloniale, agli scenari contemporanei legati all'ascesa del Califfato. Un'attenzione alla molteplicità delle voci dell'Islam che è insieme segno di rigore e chiarezza. Pagine per capire e distinguere.