«L'esperienza della preghiera - scrive l'autrice all'inizio di questo libro - appartiene al mistero della persona, nella sua unicità, in relazione con un Dio personale. Per questo la preghiera, quella vissuta, non si può né descrivere né spiegare. È un'esperienza che nella sua profondità radicale rimane inesprimibile. Mi è quindi possibile soltanto cercare di darne qualche indizio, rischiando di complicare con le parole ciò che è estremamente semplice nella sua realtà».
«Ci insegni a pregare» si sentiva spesso dire Madre Cànopi. E se è vero che la preghiera non si può insegnare, in questo volume la monaca benedettina ci conduce per mano in un viaggio interiore alla ricerca di Dio, di se stessi e degli altri. Il libro non intende fornire una spiegazione teorica, definizioni precise o metodi di preghiera. È invece la semplice risonanza di un'esperienza che ha accompagnato Madre Cànopi per tutta la sua vita, e che ne fa intuire il valore, l'efficacia, e insieme ne suscita anche il profondo desiderio. Perché la preghiera non è solo dono da accogliere e arte da apprendere, ma soprattutto il «respiro» e il «grido dell'anima».