«Nel 2001 ho pubblicato in un’opera di tre volumi i commenti ai vangeli domenicali e festivi con il titolo Gettate le reti. Erano le riflessioni svolte in televisione nel programma “A Sua immagine”, in onda su Rai Uno ogni sabato sera. Da allora, avendo continuato fino a oggi il mio servizio televisivo alla parola di Dio, ho avuto modo di svolgere altre riflessioni e di riprendere, sintetizzandole, quelle precedenti. Il risultato è questo volume unico per tutti e tre i cicli liturgici annuali.
Ho cercato di cogliere, ogni volta, il tema dominante del Vangelo, basando su di esso le applicazioni alla vita. La cosa da fare quando ci si vuole assicurare di essere in ordine non è “guardare lo specchio”, analizzandone i materiali, la cornice, il supporto, ma è “guardarsi nello specchio”. Anche nei confronti dello specchio della parola di Dio la cosa più importante non è risolvere tutti i problemi critici, studiarne le fonti e i passi paralleli, ma lasciarsi interpellare da essa. Specchiarsi in essa. Mettere in pratica i suoi punti chiari, senza aspettare di aver risolto tutti i suoi punti oscuri.
In questo senso, il titolo del libro riflette perfettamente il suo contenuto. Una preoccupazione costante è stata infatti quella di far risaltare la straordinaria “presa” che il Vangelo di Gesù ha sulla vita; come esso rischiari il cammino degli uomini del nostro tempo».
Dalla Premessa
di Padre Raniero Cantalamessa
Padre Raniero Cantalamessa, frate cappuccino, Predicatore della Casa Pontificia e noto volto televisivo – si intrattiene in una appassionata conversazione con il giornalista e scrittore Saverio Gaeta, caporedattore di «Famiglia Cristiana».
La terza Persona della Trinità – lo Spirito Santo – è il centro di questi dialoghi, che si dilatano poi a una riflessione schietta sul tempo presente, sulle problematiche dell’attualità, sulla vita della Chiesa e della società del terzo millennio.
Con la pacatezza e la lucidità che gli sono proprie, padre Cantalamessa non si sottrae a nessuna delle domande impegnative e circostanziate del vaticanista Gaeta, offrendo al lettore l’autorevolezza della propria ricerca teologica e dottrinale e la ricchezza di un percorso spirituale che lo ha visto sempre impegnato come testimone efficace del Vangelo.
«Ci sentiamo deboli e desideriamo essere rivestiti di potenza dall'alto? Ci sentiamo tiepidi e desideriamo essere riscaldati? Aridi e desideriamo essere irrigati? Rigidi e ribelli e vogliamo essere piegati? La risposta è: prega, prega, prega.» (Raniero Cantalamessa)