Il presente volume è la settima tappa di un percorso di studio sui conflitti dimenticati avviato nel 2001. In questo incerto momento storico, Caritas Italiana rinnova il suo impegno per la costruzione della pace e la lotta alla povertà, anche attraverso l'analisi sociale e statistica. Pertanto nell'edizione 2021 del Rapporto su diseguaglianze e conflitti dimenticati, l'attenzione si focalizza sul tema delle diseguaglianze socioeconomiche: un aspetto trasversale da cui scaturiscono tante situazioni di violenza organizzata e conflitto armato che lacerano il nostro pianeta.
Come si caratterizzano le nuove situazioni di guerra nel mondo? Che cosa sono le emergenze umanitarie complesse? Stanno per manifestarsi nuovi conflitti ambientali? In che modo i cambiamenti climatici influiranno sull'insorgere di nuove situazioni di conflitto? Qual è il grado di conoscenza collettiva su tali fenomeni? L'intervento internazionale è adeguato alla crescente complessità dei conflitti e dei disastri ambientali? La ricerca presentata in questo volume, promossa da Caritas Italiana, "Famiglia Cristiana" e "II Regno", tenta di fornire delle risposte a tali interrogativi. Nella prima parte, di taglio teorico, vengono presentate informazioni e statistiche aggiornate su guerre, disastri ambientali e emergenze umanitarie complesse. Nella seconda parte si presentano i risultati di una specifica ricerca sul campo, in riferimento a cinque casi-studio: le guerre in Sudan, Colombia e Pakistan; lo Tsunami e l'uragano Katrina. La ricerca si è occupata di diversi aspetti: i costi economici delle guerre e dei disastri ambientali; la presenza e le modalità con cui tali eventi sono rappresentati dai media; il grado di conoscenza e di consapevolezza degli italiani su tali situazioni. La terza e ultima parte si sofferma invece sugli aspetti propositivi e tenta di delineare alcuni possibili "percorsi di uscita", con particolare attenzione alla dimensione ecclesiale e alle modalità di intervento umanitario che tengono conto della crescente complessità delle crisi internazionali.
Papa Francesco nel videomessaggio in occasione dell'inaugurazione di Expo Milano 2015 ha ricordato i volti e le storie, la voce e il grido di persone che giungono fino all'evento milanese: sono "i volti di milioni di persone che oggi hanno fame, che oggi non mangeranno in modo degno di un essere umano" è "la voce di tanti poveri che fanno parte di questo popolo e con dignità cercano di guadagnarsi il pane col sudore della fronte". È guardando a questi volti e ascoltando queste voci, nell'incontro con i migranti nel mondo e in Italia, tra sofferenza e condivisione, sfruttamento e tutela, che è stato costruito il XXIV Rapporto Immigrazione di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. La riflessione annuale è sintetizzata dal tema "migranti, attori di sviluppo", con il quale si è voluto guardare al migrante quale persona attiva e propositiva in grado di dare e contribuire allo sviluppo del Paese. Questo volume - grazie alla collaborazione di studiosi ed esperti delle tematiche migratorie di diverse discipline e accademie italiane - presenta la situazione della mobilità internazionale e nazionale, per poi soffermarsi, nella specifica sezione dedicata all'Expo Milano 2015, su due argomenti: il cibo come causa delle migrazioni e il cibo come occasione di sviluppo, nella consapevolezza che a volte basta solo cambiare la prospettiva per essere sensibilizzati diversamente alle problematiche sociali. Arricchisce il volume una sezione dedicata all'analisi dei contesti territoriali italiani...
Nel 2013 Caritas Italiana e Fondazione Migrantes inaugurano una nuova fase della loro collaborazione sugli studi e gli approfondimenti in materia di mobilità verso l'Italia. Dopo 30 anni di immigrazione nel nostro Paese, i due organismi della Conferenza Episcopale italiana hanno ritenuto di intraprendere un nuovo percorso per lo studio della mobilità che privilegi l'osservazione delle varie realtà locali partendo dalla ricca rete delle sedi diocesane fino ad arrivare ai vari riferimenti istituzionali e associativi sul territorio nazionale e internazionale. Superando l'ottica prettamente statistico-quantitativa nella lettura del fenomeno migratorio per aprirsi a un'analisi più qualitativa - si legge nell'Introduzione - il volume si presenta più agile e di natura maggiormente divulgativa e particolarmente attento a far emergere l'ordinaria presenza immigrata in Italia e nei singoli territori raccontandone le specificità, le diverse caratteristiche oltre che i diversi progetti portati avanti, senza trascurare l'analisi dei punti di forza e delle debolezze rintracciate dagli operatori Caritas e Migrantes nelle diverse realtà territoriali. Il tema scelto per questa edizione è Immigrazione. Tra crisi e diritti umani, e rappresenta il filo conduttore delle 5 sezioni del Rapporto. Tra esse, spiccano Fatti, numeri e immagini (racconto ragionato dei principali avvenimenti del 2013 nel settore dell'immigrazione)...
Cosa accade nell’incontro con le vecchie e nuove povertà? Il racconto di esperienze concrete (e 'replicabili' anche in altri contesti) delinea percorsi possibili di condivisione, con un significativo intreccio di intelligenza e amore. A cinquant’anni dal Concilio Vaticano II e nel decennio dedicato dai vescovi italiani all’educare, si testimonia inoltre la valenza formativa di rapporti con i poveri che mettono al centro la relazione, delineando il volto di una Chiesa che fa proprie «gioie e dolori». La documentazione di criteri per l’ascolto e l’accoglienza e la scrittura di Patti educativi e sociali esemplifica quindi le possibili reti che rendono la città degli uomini più attenta e più fraterna.
Il settimo rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia si apre con una domanda a cui non è facile dare risposta: "Rassegnarsi alla povertà?". Potrebbe sembrare scontato che non si deve, che non è possibile rassegnarsi. Perché allora ci troviamo annualmente di fronte a una situazione di stallo, di incapacità di affrontare il problema, di stabilizzazione e, per certi aspetti, di allargamento dell'esclusione sociale? Se la risposta fosse negativa i risultati si vedrebbero, anzi ogni anno potremmo registrare con soddisfazione quante persone e famiglie escono dalla morsa che le attanaglia. Purtroppo non è così. Gli sforzi messi in campo sono insufficienti e inadeguati. Scontiamo una storica carenza di politiche organiche contro la povertà, malgrado la sperimentazione di alcune misure per contrastarla. Ed è per questi motivi che il Rapporto 2007 prende atto di questa situazione e si fa carico di proporre un disegno di piano nazionale di lotta alla povertà nato da esperienze e proposte che Caritas Italiana e Fondazione Zancan hanno maturato e condiviso. Il volume ci accompagna in un percorso che parte dai tentativi di ridurre la povertà che hanno caratterizzato il secondo Novecento; si misura poi con le risorse oggi disponibili, per capire che misura potrebbero essere investite in un piano di lotta alla povertà; entra nel merito delle strategie per renderlo attuabile. Sono infine documentate le dimensioni del fenomeno, i profili di esclusione, le esperienze di persone e famiglie uscite dalla povertà.
Il "Rapporto", curato dalla Caritas Italiana con l'ausilio scientifico di alcuni esperti della Fondazione "E. Zancan" di Padova, vuole essere un'opera di sensibilizzazione e approfondimento scientifico sulle tematiche del disagio e dell'emarginazione in Italia. La ricerca si sofferma in particolare sul disagio sociale delle persone con handicap, delle donne in difficoltà, dei minori in situazioni difficili e delle rispettive famiglie. Oltre a fornire dati inediti e aggiornati su ciascuno dei fenomeni indagati, il volume offre alcune proposte di soluzione dei problemi.