Nel corso degli anni Flavio Caroli ha indirizzato le proprie ricerche in particolare all'indagine della linea introspettiva che caratterizza l'arte occidentale, ricerche ampliatesi nello studio del confronto con le altre tradizioni figurative. Con questo volume coglie l'occasione per creare uno strumento di sintesi su questo fondamentale argomento. Da sempre attento indagatore dei "primari" dell'arte figurativa, Flavio Caroli, attraverso un lungo percorso di ricerca, arriva a identificare come "primario dei primari" la linea introspettiva dell'arte occidentale. In questo volume si raccolgono, in ordine cronologico, i testi più significativi che in quarant'anni Caroli ha dedicato all'argomento, esplorando l'opera degli artisti che più di altri hanno incarnato questa linea introspettiva: da Leonardo - con cui nasce l'arte moderna - Lotto, Correggio, Sofonisba Anguissola, Fede Galizia, Caravaggio, Giuseppe Bazzani su su fino agli interpreti del Gran Teatro del mondo settecentesco, all'Ottocento francese, ai protagonisti del Novecento e delle Avanguardie degli anni Ottanta.
Il libro raccoglie in forma narrativa il contenuto delle lezioni di storia dell'arte tenute da Flavio Caroli nella rubrica "Le vite degli altri. La grande corsa dell'arte moderna" all'interno del programma televisivo di Fabio Fazio Che tempo che fa (stagione Rai 2010-2011). Un viaggio attraverso il XX secolo per stabilire un confronto, a coppie, tra i più grandi artisti dell'età moderna e scoprirne similitudini e differenze. Da Gauguin e Van Gogh fino a Warhol e Rauschenberg, Caroli legge attraverso le vicende artistiche dei loro protagonisti i movimenti che hanno animato la storia dell'arte europea contemporanea: la secessione viennese di Klimt e Schiele, il fauvismo di Matisse, l'espressionismo di Kirchner, il futurismo di Balla e Boccioni, l'astrattismo di Mondrian e Kandinskij, la pittura metafisica di de Chirico e Carrà, il surrealismo di Ernst e Magritte, il realismo di Hopper e Morandi, l'action painting di Pollock e de Kooning e la Scuola di Londra di Freud e Bacon.
Flavio Caroli - invece di compilare una semplice cronistoria degli avvenimenti artistici degli ultimi due sècoli - racconta, attraverso le opere, i cambiamenti e le rivoluzioni, mettendo in luce i continui rapporti con la tradizione pittorica del passato. L'analisi, che inizia con il Romanticismo visto come punto di rottura con le convenzioni della spazialità "classica", si evolve in quattordici capitoli, ognuno dei quali prende in esame una delle tendenze della pittura contemporanea, in sintonia con le ricerche dell'uomo sui fondamentali quesiti dell'esistenza. Il "concetto di "avanguardia", che ha origini sociologiche più che strettamente estetiche, è messo tra parentesi e l'arte contemporanea viene vista come un prisma in cui ogni faccia si identifica con le risposte primarie che i grandi artisti hanno saputo dare a un mondo che evolvendosi tecnologicamente ha moltiplicato, anziché cancellare, enigmi e interrogativi sui quesiti della conoscenza.
Nel primo saggio Caroli illustra come la luce ha contribuito alla diversa evoluzione della pittura negli artisti di ambito italiano e in quelli di origine fiamminga e nordeuropea: la luce quindi come forma simbolica della visione del mondo occidentale. Oggetto del secondo scritto è invece l'anima, in un viaggio affascinante nell'interiorità dell'uomo e nella sua consapevolezza di sé; una consapevolezza man mano tradotta in pittura introspettiva, in cui l'occhio dell'artista scruta nelle fattezze umane le passioni e i moti dell'anima. La terza riflessione è dedicata alla pittura come socialità, narrazione ed espressione del mondo inteso come "scena sociale" in un'epoca, il Settecento, in cui l'attenzione dell'artista si rivolge proprio all'affascinante intreccio delle relazioni umane. I testi sono corredati di oltre cento illustrazioni che guidano puntualmente il lettore attraverso la trattazione.
Il desiderio di Flavio Caroli di risalire alle origini del dialogo tra Oriente e Occidente nasce dalle innumerevoli sollecitazioni del mondo globalizzato: un dialogo, talora divenuto scontro, dalle radici antichissime. Attraverso numerosi esempi dall'antichità a oggi, l'autore traccia una mappa che partendo dall'Impero romano d'Occidente e d'Oriente incontra l'Islam, la cultura ebraica, il buddhismo delle origini e la sua diffusione in India, Cina e Giappone; si sofferma sul Settecento che, con le mode orientaliste in Occidente e l'arrivo di Giuseppe Castiglione in Cina, vede il primo vero scambio culturale fra i due mondi. Nell'Ottocento, con la diffusione delle immagini giapponesi in Occidente e la contemporanea apertura dell'Oriente verso ovest, gli incontri danno vita a un tessuto che si infittisce sempre più, soprattutto dopo Van Gogh, fino ai giorni nostri e alle infinite occasioni di uno scambio planetario.
Flavio Caroli, storico dell'arte fra i più noti e accreditati in Italia, disegna un grande affresco che parte dal Rinascimento e giunge fino ai giorni nostri. Compendio di oltre trent'anni di riflessioni sull'arte di un grande studioso, il libro appaga quel bisogno di magia nella lettura dell'opera d'arte, che è la grande richiesta del pubblico colto di oggi. Caroli legge e narra, in questo volume, oltre 600 capolavori che appartengono al nostro immaginario. "Si va a vedere l'arte per capire il passato, ovvero per cogliere il senso più profondo della nostra esistenza": a partire da questa considerazione, che spinge il grande pubblico a visitare numeroso le mostre e i musei, Caroli coinvolge il lettore in un racconto avvincente attraverso i cinque secoli chiave della storia dell'arte occidentale.