Per anni l'Autore, allora direttore dell'Ufficio Catechistico dell'Arcidiocesi di Firenze, ha scritto ogni mese ai suoi catechisti per accompagnarli nella loro missione educativa. Nel primo volume, "La gioia di essere cristiani", sono state raccolte le lettere dedicate all'identità e alla missione del catechista. Questo secondo volume illustra i contenuti della fede, di cui l'Autore mostra il nesso profondo con la vita, nella costante tensione a presentare «un cristianesimo che è gioioso, liberante, positivo, amico della vita e della libertà». Prefazione di Gualtiero Bassetti.
"Essere" catechisti!
Badate bene, non ho detto "fare" i catechisti,
ma "esserlo", perché coinvolge la vita.
Ricordatevi quello che Benedetto XVI ci ha detto:
«La Chiesa non cresce per proselitismo. Cresce per attrazione».
E quello che attrae è la testimonianza.
Essere catechista significa dare testimonianza della fede.
Papa Francesco
Queste lettere approfondiscono l'identità e la missione del catechista, chiamato a comunicare con la propria stessa vita il cristianesimo come l'incontro con il fascino, la bellezza, la gioia di Cristo Gesù. Grande importanza è inoltre riservata al dialogo tra i catechisti e la famiglia «luogo affettivamente decisivo della crescita del ragazzo».
Chiunque legga questo libro - catechista, sacerdote, educatore, genitore - potrà riscoprire la gioia del Vangelo e sarà accompagnato nell'affascinante compito di trasmetterla ai bambini e ai giovani.
Ma è proprio vero che in Gesù non c'è posto per la tenerezza? È proprio vero che l'amore autentico, maturo, deve ignorare il sentimento, guardarlo con diffidenza? Gesù non ha paura di manifestare la sua tenerezza. Egli si coinvolge visceralmente nel vissuto degli uomini. Per questo la sua tenerezza si sposa, paradossalmente, anche con l'indignazione. Ma tutto, tenerezza e indignazione, è in Lui manifestazione della passione di Dio per l'uomo.