Data di pubblicazione: Febbraio 2010
Codice: 9788874245352
DISPONIBILE : NON AL MOMENTO
€ 17,00
PER LA PRIMA VOLTA UN LIBRO CHIARISCE TUTTI I LATI OSCURI
DELLA QUESTIONE SICUREZZA E DICHIARA GUERRA ALLA PSICOSI DILAGANTE
CHE STA TRASFORMANDO LA SOCIETÀ CIVILE IN UNA SOCIETÀ DELL’INCERTEZZA.
Sapevate che le forze dell’ordine sono quasi al collasso di mezzi e risorse?
Che le statistiche delle istituzioni sono poco attendibili?
Che esiste un software in grado di prevenire le rapine?
Che le telecamere a circuito chiuso non servono quasi a nulla?
Che mille bambini stranieri scompaiono ogni anno?
Nonostante nella società dell’informazione tutto sia costantemente sotto i riflettori, la questione sicurezza e la sua gestione da parte delle forze dell’ordine presentano ancora molte zone d’ombra.
Questo libro non è destinato agli esperti, agli opinionisti o ai politici che – mentre la crisi economica dilaga e le aziende lasciano a casa i lavoratori, mentre la sanità, la scuola e la giustizia sono allo sfascio – sembrano più interessati a ronde, trans e intrighi di palazzo. Il libro nero della sicurezza parla invece alla gente comune. E ai poliziotti, dall’ultimo vigile di paese all’alto ufficiale dell’Arma, costretti ogni giorno a sacrifici ingiusti per far quadrare la sicurezza di cittadini sempre meno protetti.
Questo dossier, infatti, è stato reso possibile proprio grazie all’intermediazione dei sindacati della polizia di Stato, della polizia locale e delle rappresentanze dei carabinieri, che si sono resi disponibili a far emergere centinaia di documenti e casi, e a far parlare, finalmente a ruota libera, chi vive sulla propria pelle le difficoltà di un mestiere paradossalmente sempre meno apprezzato da chi lo svolge ma sempre più amato dalla gente.
Un documento fondamentale per far fronte alla psicosi indotta che sta trasformando la società civile in una società dell’insicurezza.
Fabrizio Cassinelli, cronista dell’ansa di Milano, segue la “nera” cittadina e nazionale da quindici anni. Ha lavorato per «L’Indipendente», «Corriere della Sera», «Il Giornale», «La Padania», «Il Borghese» e per Telelombardia. è stato fotoreporter in Bosnia e Albania. è presidente di MediaCare, associazione non profit per la comunicazione solidale. Ha scritto Chinatown Italia (Aliberti, 2007), il primo viaggio d’inchiesta nelle comunità cinesi del Paese.
PER LA PRIMA VOLTA UN LIBRO CHIARISCE TUTTI I LATI OSCURI
DELLA QUESTIONE SICUREZZA E DICHIARA GUERRA ALLA PSICOSI DILAGANTE
CHE STA TRASFORMANDO LA SOCIETÀ CIVILE IN UNA SOCIETÀ DELL’INCERTEZZA.
Sapevate che le forze dell’ordine sono quasi al collasso di mezzi e risorse?
Che le statistiche delle istituzioni sono poco attendibili?
Che esiste un software in grado di prevenire le rapine?
Che le telecamere a circuito chiuso non servono quasi a nulla?
Che mille bambini stranieri scompaiono ogni anno?
Nonostante nella società dell’informazione tutto sia costantemente sotto i riflettori, la questione sicurezza e la sua gestione da parte delle forze dell’ordine presentano ancora molte zone d’ombra.
Questo libro non è destinato agli esperti, agli opinionisti o ai politici che – mentre la crisi economica dilaga e le aziende lasciano a casa i lavoratori, mentre la sanità, la scuola e la giustizia sono allo sfascio – sembrano più interessati a ronde, trans e intrighi di palazzo. Il libro nero della sicurezza parla invece alla gente comune. E ai poliziotti, dall’ultimo vigile di paese all’alto ufficiale dell’Arma, costretti ogni giorno a sacrifici ingiusti per far quadrare la sicurezza di cittadini sempre meno protetti.
Questo dossier, infatti, è stato reso possibile proprio grazie all’intermediazione dei sindacati della polizia di Stato, della polizia locale e delle rappresentanze dei carabinieri, che si sono resi disponibili a far emergere centinaia di documenti e casi, e a far parlare, finalmente a ruota libera, chi vive sulla propria pelle le difficoltà di un mestiere paradossalmente sempre meno apprezzato da chi lo svolge ma sempre più amato dalla gente.
Un documento fondamentale per far fronte alla psicosi indotta che sta trasformando la società civile in una società dell’insicurezza.
Fabrizio Cassinelli, cronista dell’ansa di Milano, segue la “nera” cittadina e nazionale da quindici anni. Ha lavorato per «L’Indipendente», «Corriere della Sera», «Il Giornale», «La Padania», «Il Borghese» e per Telelombardia. è stato fotoreporter in Bosnia e Albania. è presidente di MediaCare, associazione non profit per la comunicazione solidale. Ha scritto Chinatown Italia (Aliberti, 2007), il primo viaggio d’inchiesta nelle comunità cinesi del Paese.