Attraverso la sua profonda umanità e la storicità della sua composizione, attraverso le sue stesse vicissitudini, il Libro attesta le nozze di Dio con noi. È un Libro libero in cui possiamo circolare e che vive solo nella misura in cui circola tra noi.
Opus Dei, lavoro di Dio con noi, lavoro di Dio in noi, la liturgia è un mestiere che confina con il mistero. Questo saggio non vuole essere una storia dell’arte liturgica contemporanea né pretende legiferare in quest’ambito, piuttosto – con una riflessione sempre alle fondamenta stesse della realtà liturgica – tenta di ripensare teologicamente le arti in liturgia, ridefinendo quest’ultima quale principio che le suscita e le coordina in quanto arte per eccellenza. Pagine nelle quali l’autore si propone di risvegliare una riflessione e un’ammirazione nuove per la liturgia, seguendo un metodo sperimentale, intuitivo, meditativo, dunque omogeneo all’oggetto della sua indagine, ovvero di tipo artistico.
François Cassingena-Trévedy (Roma 1959) è monaco benedettino dell’abbazia di Saint-Martin di Ligugé in Francia. Dottore in teologia, insegna liturgia all’Institut catholique di Parigi. Presso le nostre edizioni ha già pubblicato La bellezza della liturgia (2003).
Diamo alla liturgia
tutto lo spazio e il tempo di cui ha bisogno.
La liturgia sta in questo spazio aerato,
in questo respiro, in questo interstizio
dove s’intrufolano gli angeli.
Congregavit nos in unum Christi amor:
ecco ciò che conferisce alla liturgia
la sua dimensione estetica.
Più che da quello che ci inventiamo,
la bellezza della liturgia
scaturisce dall’iniziativa divina,
che spazza via tutte le nostre mediocrità
e ci predispone gli uni accanto agli altri
in vista di un fine che ci supera.
François Cassingena-Trévedy è monaco benedettino dell’abbazia di Saint-Martin de Ligugé in Francia. Laureato presso la Scuola normale superiore di Parigi, insegna all’Istituto superiore di liturgia (Institut catholique de Paris) e collabora con “Sources chrétiennes” per la traduzione degli Inni di Efrem il Siro.