Proclamato santo nel 1977 da Papa Paolo VI, l’eremita libanese Charbel Maklhlouf, morto un secolo fa, è rimasto avvolto nel silenzio, da cui sta ora uscendo a colpi di miracoli come un faro che squarcia il buio spirituale di questa nostra epoca.
Il suo corpo, rimasto incorrotto, per 78 anni ha continuato a stillare un liquido rossastro dalle proprietà miracolose.
Queste pagine indagano l’opera singolare che Dio ha compiuto in lui calandolo nel suo contesto storico e culturale, talvolta molto distante dalla nostra sensibilità occidentale.
Proclamato santo nel 1977 da Papa Paolo VI, l’eremita libanese Charbel Maklhlouf, morto un secolo fa, è rimasto avvolto nel silenzio, da cui sta ora uscendo a colpi di miracoli come un faro che squarcia il buio spirituale di questa nostra epoca.
Il suo corpo, rimasto incorrotto, per 78 anni ha continuato a stillare un liquido rossastro dalle proprietà miracolose.
Queste pagine indagano l’opera singolare che Dio ha compiuto in lui calandolo nel suo contesto storico e culturale, talvolta molto distante dalla nostra sensibilità occidentale.