Questo libro, partendo dai miti e dalla filosofia dei greci, ne mostra l'influsso sul pensiero e sulla politica dell'Occidente come cultura "omosessuale", cioè esclusivamente maschile. Una cultura che genera inevitabilmente violenza, in quanto sotto forme e con intensità diverse produce quell'individualismo possessivo che nega la relazione essenziale con l'altro...
Gli attentati suicidi, le stragi di civili, i massacri delle guerre contemporanee: la violenza potenziata che rinnova il nostro raccapriccio quasi quotidianamente è violenza sugli inermi. Il femminile ha fatto irruzione anche sulla scena contemporanea. Donne, talvolta madri, si contano ormai tra le attentatrici suicide come tra le aguzzine di Abu Ghraib e la loro entrata in scena aumenta la ripugnanza e l'effetto si moltiplica. Quasi che l'orrore, come già sapeva il mito, avesse bisogno del femminile per rivelare la sua autentica radice. Parte da qui la riflessione di Adriana Cavarero, una riflessione in cui filosofia, cronaca, letteratura e mito si intrecciano per dare forma e contenuto a una vera e propria fenomenologia della violenza contemporanea.