"Troppo spesso non si riconosce il valore dell'incontro quasi caleidoscopico di biografie lontanissime, della contaminazione culturale che si realizza nelle aule, nelle mense, in biblioteca, in un'assemblea, nell'attesa davanti alla stanza di un professore durante il ricevimento studenti. Metropoli e paesino, nord e sud, italiani e stranieri, ricchi e bisognosi. Stanziali, pendolari e fuori sede. Ecco, i fuori sede. Senza di loro, questo è il punto, l'università non sarebbe se stessa" (Nando Dalla Chiesa). Un piccolo volume per riflettere sulla presenza dei fuori sede nelle nostre città, sul loro inserimento nel tessuto civile ed ecclesiale e sulla forte spinta di crescita che rappresentano per il territorio che abitano negli anni dello studio universitario. La crescita del Paese passa attraverso la formazione delle giovani generazioni e la capacità di porsi in ascolto di esse.
Frutto della stretta collaborazione fra due Servizi nazionali della CEI, quello per la pastorale giovanile e quello per il progetto culturale, queste pagine si snodano intorno ad alcune questioni di fondo: è possibile dare alla pastorale, specificamente a quella giovanile, una forte dimensione culturale? Ed è possibile farlo nell'ottica di quella «pastorale integrata» che si sta gradualmente diffondendo? Il libro si propone come fonte di stimolo e di sostegno per quanti affrontano la sfida di immettere nella vita delle comunità cristiane un convinto impegno per la crescita della persona e per una creativa azione comunitaria, favorendo la crescita della prospettiva culturale che da anni è una scelta dell'Episcopato italiano, autorevolmente confermata da Benedetto XVI.