"Salomone, ti saluto! lo parto, sbaracco, me ne vado. Ma prima mi devo prendere il giusto che mi spetta". "Quello che è giusto è giusto" disse Salomone "io ti do diciotto soldi". "Quello che è giusto è giusto" disse Giufà "diciotto mi bastano". E stava per andarsene, quando si ricordò che Salomone era famoso per i consigli. "Me lo dai un bel consiglio anche a me?" E Salomone "lo te lo do, ma tu dammi sei soldi. Né uno di più, né uno di meno". "Vabbe', quello che è giusto è giusto" disse Giufà "Eccoteli!" Età di lettura: da 5 anni.
Ascanio Celestini, teatrante e affabulatore, attraverso materiali della tradizione e della memoria, mette in moto una straordinaria macchina dell'oralità. Accanto a storie più conosciute, legate a personaggi famosi e appartenenti alla tradizione popolare italiana ed europea, si sentono risuonare echi del Vicino Oriente; fino ad arrivare alle fiabe nuove, che raccontano realtà moderne, fiabe che cambiano mentre vengono raccontate. E cambiano proprio perché devono essere raccontate ancora e ancora, con il mutare dell'occasione e del pubblico, come faceva nonna Marianna, che «raccontando, ci metteva davanti agli occhi cose che lei non aveva mai visto, e riusciva a dirci cose che altrimenti non potevano essere dette».