I primi due libri di Chiara M., che qui il lettore trova per la prima volta raccolti in un unico volume, narravano di un'esistenza (che è quella di molti) messa alla prova dalla vita; presentavano il resoconto di una sfida accettata nel quotidiano; misurata e approfondita attraverso la fede, che non nega il dolore ma lo fa proprio e lo risolve con uno sguardo nuovo rivolto alla vita. Il "Socio" - nome con cui Chiara chiama in queste pagine Dio che le si è fatto compagno nel cammino - diviene allora un interlocutore difficile, coerente, ma contemporaneamente luogo della speranza ancora e sempre possibile. I libri di Chiara sono diventati in questi anni un punto di riferimento per molte persone che hanno come lei sofferto e che ancora soffrono; per molte altre che stanno accompagnando amici e parenti nella sofferenza; per altre ancora che cercano spiragli di speranza nelle loro notti e nei tentativi di rinnovare l'amore e di incontrare l'Amore. Per questo motivo li presentiamo qui raccolti in un unico volume, testimonianza e compagno di vita per chi nella propria esistenza non può, come Chiara, separare speranze e fatiche.
Juri Nervo, piccolo fratello secolare, sposato, fondatore dell'Eremo del Silenzio situato in un ex carcere, un giorno scopre Chiara M. attraverso i suoi libri, e decide di contattarla via mail. Fin da subito nasce tra Juri e Chiara un'intesa spirituale che sorprende loro stessi per primi. Ambedue scoprono che le immagini della prigione e del silenzio, che entrambi vivono in modo diverso (l'uno nell'Eremo e vicino anche alle persone in carcere, l'altra con la malattia che il tempo ha trasformato nella sua 'cella'), possono diventare i simboli della ferita umana e della speranza che apre alla ricerca di Dio. Tutto quel che accade dopo, è una semplice conseguenza dell'originaria intuizione di Juri e Chiara. Il loro dialogo per posta elettronica diventa fitto, affronta le grandi domande e i temi esistenziali sui quali ambedue si interrogano e che possono interessare ciascuno di noi: l'infinito, l'amore, la santità, il dolore, il perdono fino al grande tabù della morte. Ne nascono pagine indimenticabili, che si offrono al lettore in cerca di speranza come un modernissimo "dialogo fraterno dell'anima".
Sullo stile di un’autrice già molto apprezzata dai lettori, una serie di piccole riflessioni sul senso della speranza: noi siamo immagine di Dio, dice Chiara, anche e soprattutto quando la nostra esistenza sembra annunciarci il contrario. Se è vero che guardandoci, talvolta, vediamo come delle righe storte, dobbiamo sempre ricordare che su queste righe Dio sa scrivere dritto. Tutto sta alla nostra disponibilità.
«La speranza è un filo sottilissimo che ti rimane tra le dita, che tieni con estrema cautela per paura che possa spezzarsi.
Si capisce solo dopo che quel filo è, per quanto sottilissimo, resistente più dell’acciaio».
L'autrice
Chiara M. è una ex infermiera di Trento che poco prima dei vent’anni è stata assalita da una malattia rara e incurabile che l’ha costretta su una sedia a rotelle. Da allora i dolori non l’hanno più lasciata. Ma questa sua condizione l’ha portata non alla disperazione ma ad una sempre più intensa e alta vita di fede. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Crudele dolcissimo amore (20097), Oscura luminosissima notte (2010, 2008 con DVD) e La perla (20104); di quest’ultima piccola opera esiste anche l’edizione per ragazzi illustrata da Marta Carraro (2013).
La storia di una bellissima perla nata dal dolore di una conchiglia, raccontata da Chiara M. e illustrata da Marta Carraro.
Un libro per ragazzi... e non solo.
Un libriccino dedicato a chi soffre e ha bisogno di un aiuto per non mollare. "Tutti, nessuno escluso, abbiamo bisogno di amare ma soprattutto di essere amati. Sapere che esisto nel cuore di un'altra persona è una sensazione unica. Vivere nel cuore di Dio, che sarà?".
Continua la lotta spirituale di Chiara M. Continua il suo interrogare e il suo affidarsi, la sua protesta e la sua lode, il suo oscuro dolore e la sua gioia luminosa. Sono stati in molti, tra i numerosi lettori di Crudele dolcissimo amore, a chiedere a Chiara di scrivere un altro libro per poter sentire ancora la sua voce. Ma se Chiara ha scritto di nuovo non è solo per questo, è anzitutto per un intimo bisogno della sua anima di dare oggettività all’ininterrotto colloquio con Dio. Lei lo chiama il suo Socio. Ma non si tratta di una società tutta rose e fiori, vi sono anche spine, crisi, momenti di buio. Anzi, è proprio la notte la categoria più adatta per descrivere il viaggio di Chiara incontro all’eterno.
Continua la lotta spirituale di Chiara M. Continua il suo interrogare e il suo affidarsi, la sua protesta e la sua lode, il suo oscuro dolore e la sua gioia luminosa. Sono stati in molti, tra i numerosi lettori di Crudele dolcissimo amore, a chiedere a Chiara di scrivere un altro libro per poter sentire ancora la sua voce. Ma se Chiara ha scritto di nuovo non è solo per questo, è anzitutto per un intimo bisogno della sua anima di dare oggettività all’ininterrotto colloquio con Dio. Lei lo chiama il suo Socio. Ma non si tratta di una società tutta rose e fiori, vi sono anche spine, crisi, momenti di buio. Anzi, è proprio la notte la categoria più adatta per descrivere il viaggio di Chiara incontro all’eterno.
Questo nuovo libro contiene delle pagine abissali, folgoranti, indimenticabili. E’ il mistero stesso della vita alle prese con se stessa e la sua fine a venire descritto, quasi inchiodato. Il messaggio è la notte oscura della fede, solo attraversando la quale è oggi sensato parlare di luce.
Il Film:
Chi è Chiara M? Moltissimi dei lettori del suo bellissimo racconto interiore, nato dalla convivenza quotidiana con una malattia terribile, le hanno scritto e continuano a scriverle per solidarietà, per stabilire un rapporto diretto o addirittura per chiederle un consiglio, quasi riconoscessero a Chiara una sorta di leadership dello spirito.
Proprio dalla reazione che la lettura del libro provoca nel lettore è nata l’idea dell’amica regista Cinzia TH Torrini (Elisa di Rivombrosa, Canale 5; Donna Detective, Rai Uno) di raccontare in un documentario originale la storia e l’anima di Chiara.
Ne è nato un film emozionante, ricco dell’umanità e dello spirito Chiara, un documento creato per conoscere e condividere con lei la lotta per la vita ma sorprendentemente proiettato oltre la sua specifica vicenda, per aprire, a chi guarda e ascolta, nuovi scenari di senso, nuova luce su se stessi e sulle proprie speranze.
Chiara M. vive a Trento dove ha lavorato per diversi anni come infermiera professionale presso l’ospedale cittadino. Crudele dolcissimo amore è il suo primo libro.
Cinzia TH Torrini. Diplomata alla scuola di cinema di Monaco, dopo alcuni documentari e cortometraggi, esordisce con Giocare d’azzardo, a Venezia nel 1982. Hotel Colonial, 1986, di notevole sforzo produttivo mostra le indubbie capacità di controllare l’azione e i tempi nella storia. L’ombra della sera, del 1993 è un TV-movie. La regista lavora molto per la televisione italiana e tedesca. Nel 1996 realizza Teo un film drammatico sulla violenza carnale di un patrigno, su un amore sincero tra ragazzi e sulle terribili accuse razziste ad un giovane somalo. Sempre per la televisione realizza, nel 1999, Ombre Film gotico. Ha inoltre realizzato per la TV, Piccolo Mondo Antico (2000) e il grande successo Elisa di Rivombrosa (2003). Suo è anche il film sulla figura di Don Gnocchi (2004).
La perla nella conchiglia come simbolo di una sofferenza accettata e vissuta positivamente: questo libro nasce dal più grande volume che raccoglie la vicenda di Chiara M., "Crudele dolcissimo amore", divenuto ormai un classico della spiritualità contemporanea.
Chiara M. vive a Trento dove ha lavorato per diversi anni come infermiera professionale presso l’ospedale cittadino. Crudele dolcissimo amore è il suo primo libro. La foto di copertina risale al 1984.
“Con poesia sa parlare del dolore, con tocco leggero ti fa sorridere, pensare, riflettere, piangere. È un mistero come Chiara riesca ad arrivare così in profondità, a trasmetterci tutta quella serenità”, Cinzia TH Torrini, regista cinematografica.
“È una delle cose più belle che ho letto in assoluto”, Piero Coda, teologo.
Gli amici dicono di lei:
Quando penso a Chiara, mi si dipinge nella mente un fiore sotto una pioggia torrenziale (Mauro).
Chiara è semplicemente raggiante. Porta allegria e speranza ovunque si trovi. Fin dal primo incontro mi ha colpito la sua gioia di vivere, l’entusiasmo che mette in ogni secondo di vita (Andrea).
È una delle persone più coraggiose che io conosca… Penso a lei come a una bianca montagna delle sue parti, a una rosea dolomite, forte e immortale (Antonella).
Ciascuno a contatto con lei si trova a suo agio, come con una persona pienamente realizzata, sana nel cuore e nella mente (Nunzi).
È lei quella che avrebbe bisogno di attenzione e sostegno, e invece è lei, il più delle volte, a dare conforto a noi (Dina e Ivano).
Un suo aperto sorriso, una sua battuta, una bella risata rendono unico ogni nostro incontro (Patrizia).
L’arte di Chiara sta nel far emergere il Bello che alberga nell’altro (Aldo).
Chiara? Lei è sempre con me (Alessandra).