“Così la mia vita passa, come il più bel romanzo del mondo, perché è un romanzo d’Amore”. Nato fra le montagne del Trentino, Mario Borzaga (1932-1960) è inviato come missionario fra le montagne del Laos, dove col martirio – a 28 anni – porta a compimento la vocazione e scrive la parola “fine” al suo romanzo d’Amore. Questo è un libro scritto a quattro mani: da padre Ciardi, che è l’autore, e da padre Mario, che si racconta nel suo diari.
Il libro nasce da una profonda riflessione sul presente e sul futuro della vita consacrata svolta dai membri della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata a partire dalla lettera apostolica del Santo Padre, “Novo millennio inuente” e dall’esortazione apostolica “Vita Consecrata”. Frutto del lavoro della Congregazione è stato un importante documento sulla vita consacrata, l’istruzione “Ripartire da Cristo” (interamente riportata nel libro). L’autore, professore alla facoltà di teologia dell’Università Pontificia Salesiana, completa con una ricca introduzione e un commento finale questo autorevole documento, destinato a essere il punto di riferimento e di approfondimento per chiunque viva da consacrato nella Chiesa.
«Così la mia vita passa, come il più bel romanzo del mondo, perché è un romanzo d'Amore»: queste parole scritte da padre Mario nel diario riassumono la sua breve e intensa esistenza. Nato fra le montagne del Trentino, è inviato come missionario fra le montagne del Laos, dove col martirio - a 28 anni - porta a compimento la vocazione e scrive la parola "fine" al suo romanzo d'Amore. Questo è un libro scritto a quattro mani: da padre Ciardi, che è l'autore, e da padre Mario, che si racconta nel suo diario.