Hai mai provato a riflettere su cos'è che non va in giro per il mondo? Ancora meglio, ti sei mai chiesto che cosa puoi fare tu per cambiarlo? Non è una domanda semplice, è vero... allora potresti provare a domandarti questo: sei davvero libero dai tanti pregiudizi che pervadono la nostra società? Sei finalmente in grado di andare oltre quelle che sentiamo definire ovunque "differenze"? E che cosa sono, queste differenze? Per quanto molte vite siano spesso il rovescio di altre, per quanto ognuno di noi maturi le proprie esperienze e affondi nella terra con radici diverse, l'umanità è una grande famiglia allargata. Attraverso un dialogo appassionato, Luigi Ciotti e Stefano Garzaro ci mostrano le storie dei cosiddetti "emarginati", e ci ricordano che non ha nessuna importanza il luogo da cui veniamo: dovremmo tutti imparare a prenderci cura l'uno dell'altro, proprio come in una famiglia. Età di lettura: da 11 anni.
Sorta di autobiografia collettiva, L'amore non basta racconta un'esistenza fuori dal comune. Don Luigi Ciotti è infatti un sacerdote che non si limita alla cura delle anime ma si batte per una maggiore giustizia sociale, per una società dove tutti, a partire dai più fragili, siano riconosciuti nella loro libertà e dignità di persone. Un sacerdote che vive il Vangelo senza dimenticare la Costituzione, le responsabilità e i doveri dell'essere cittadini. Una fede vissuta nello sforzo di saldare strada e dottrina, Terra e Cielo, dunque immersa nella storia degli esclusi e dei dimenticati: il povero e il tossicomane, il detenuto e il minore, la prostituta e il malato, l'immigrato e la vittima di mafia. Una fede come ricerca e non come rifugio. Don Luigi Ciotti parla di se stesso attraverso dubbi e inquietudini, restituendoci la sua vita come autentica incarnazione del "noi", perché costituita dalla miriade di incontri che l'hanno segnata e trasformata. Tuttavia, attraverso il lavoro del Gruppo Abele in soccorso degli ultimi e l'esperienza di Libera contro le mafie, racconta in controluce le vicende cruciali della recente storia del nostro Paese, ponendo al centro quei problemi che la classe politica non ha mai affrontato alla radice, a cominciare dalla mafia e dalla droga, a causa della corruzione, abusi di potere e calcolate negligenze. Complici l'indifferenza e l'inerzia di una massa acritica e consumatrice, piegata agli idoli del mercato.
Un profeta scomodo. Per nulla ortodosso. Che ha scassinato lucchetti, ha spalancato porte, e le ha lasciate aperte. Con, in fondo, un unico rammarico: "Di essere stato qualche volta troppo dolce con tutte le istituzioni, con tutti i poteri". Un 'rompiballe' del potere, il Don. Ma il potere non si rallegri perché, anche dopo il suo funerale, don Gallo vive. Come i profeti più veri, quelli che si sporcano le mani per le strade del mondo, Andrea parla ancora e fa vibrare i cuori di un desiderio possente di umanità, fede autentica e giustizia. Il cappello nero, il toscano in bocca e il colletto da prete sono i segni della sua doppia appartenenza, alla terra e al cielo. Don Gallo ama la stola sacerdotale quanto la bandiera arcobaleno, e prima ancora la sciarpa rossa, simbolo del suo impegno per l'uguaglianza e il rispetto della dignità umana. Prete e uomo in mezzo ai poveri, ai tossici, ai detenuti, alle prostitute dei vicoli, il Gallo, ché prima della dottrina viene la necessità del fare, del costruire qualcosa di utile presto e subito, perché così reclamano tante condizioni di disperazione, di ingiustizia, di miseria. Questo libro raccoglie un suo scritto inedito insieme alle vignette di Vauro e alle testimonianze di chi gli ha voluto bene.