Un racconto biografico su un grande personaggio della letteratura italiana in cui risaltano temi e momenti storici mai finora così esplorati e definiti. La nascita in una Sicilia tra Medioevo e Far West che ne segnò la vita e l'ispirazione, il fascismo di Pirandello, tutt'altro che superficiale ed episodico, ma sentito e coltivato anche se, a volte, solo e soprattutto per motivi opportunistici. La vera storia del rapporto con la moglie pazza e con i figli, di cui il drammaturgo fu carnefice e vittima. L'appassionante racconto del rapporto affettivo e artistico tra Pirandello e Marta Abba: una delle storie d'amore "a senso unico" più grandi della letteratura. Le opere di Pirandello finalmente spiegate, passo passo, dal racconto della stessa vita dell'autore, ma anche nella loro grande attualità. Con l'evolversi dei mass media, infatti, sotto i riflettori che dovunque e in ogni momento illuminano la scena della vita, le maschere pirandelliane sono più che mai utili per aiutarci a sopravvivere.
"Perché Sciascia è diventato lo scrittore che sappiamo? E qual è stata la mossa iniziale? Ho scritto questo libro per rintracciare i punti eminenti della vita di un uomo tra i più colti e raffinati di questo secolo, formatosi - e questo andava indagato, perché ha dello straordinario - nell'angolo più povero dell'Italia più povera, violenta e dimenticata. Vero è che nella Sicilia di Sciascia erano già nati Pirandello, Quasimodo, Brancati e Vittorini, ma è altrettanto vero che Leonardo Sciascia, contrariamente a loro, non si è mai allontanato dalla terra d'origine (mai per più di un mese di seguito), e anzi ne ha fatto punto d'osservazione ideale, addirittura una metafora del mondo." Matteo Collura.