Nell'amministrare la giustizia conta la legge scritta. Se facessimo delle deroghe al codice, non saremmo ingiusti? Diciamo che la giustizia deve essere uguale per tutti, ma forse non abbiamo mai riflettuto sul significato di questo principio: la legge per essere giusta deve essere applicata senza eccezioni. Ma la legge scritta dai parlamenti può contemplare ogni singolo caso umano? La legge è una macchina impersonale, che non guarda in faccia a nessuno. Eppure, per altro verso, proprio il fatto che la legge non guarda in faccia a nessuno, ci protegge dai soprusi dei potenti. La bilancia, come immagine della giustizia, rappresenta proprio questo: gli uomini sono tutti uguali di fronte alla legge. La mia convinzione profonda è che in uno stato di diritto e in uno stato in cui tutti partecipano, anche se indirettamente, alla gestione della cosa pubblica e in cui esistono delle strade per modificare le regole che si ritengono ingiuste, le regole esistenti vanno osservate e basta. Ma è anche necessario fare una specie di gerarchia delle regole, perché ci sono delle regole che hanno un rilievo particolarissimo, un rilievo eccezionale per la convivenza e ci sono altre regole che invece hanno un rilievo molto più limitato.
Il libro presenta il percorso autobiografico di un protagonista delle grandi inchieste degli anni Ottanta e Novanta. I valori di famiglia, l'educazione e le tappe formative sfociano nella decisione di entrare in magistratura: la narrazione scorre rievocando la cultura del Sessantotto, gli omicidi dei colleghi Alessandrini e Galli; l'adesione a Magistratura Democratica; la clamorosa inchiesta su Licio Gelli e la Loggia P2 e gli altrettanto clamorosi "tronconi" derivati dell'inchiesta; la partecipazione e la consulenza alla Commissione Stragi; l'incontro con Giovanni Falcone, l'inchiesta "Mani Pulite", le dimissioni di Di Pietro, gli ultimi sviluppi.
Questo libro - che nasce come completamento di Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini - aiuta genitori, insegnanti e tutti coloro che lavorano nella formazione a parlare ai giovani delle regole di una società civile, di rispetto della legalità e dei suoi principi, attraverso l'analisi e lo studio degli articoli più importanti della nostra Costituzione. Nato dall'esperienza diretta di Anna Sarfatti, insegnante di scuola primaria, e di Gherardo Colombo, che negli ultimi anni ha incontrato centinaia di ragazzi nelle scuole, questo saggio è uno strumento indispensabile affinchè dalla scuola primaria alla secondaria si apprendano concetti complessi con parole semplici e tanti esempi concreti.
Solo imparando a conoscere la Costituzione da piccoli si può diventare cittadini consapevoli, come dice, in queste pagine, un bambino di dieci anni: "Secondo tutti i bambini che seguono la Costituzione il mondo deve essere rispettato sennò non si chiamerebbe mondo. E' grazie al mondo che siamo stati fatti e cresciuti e quindi noi siamo in debito e dobbiamo dargli un po' di rispetto in cambio."
Gherardo Colombo, dimessosi dalla magistratura nel 2007, è noto per aver condotto - o contribuito a condurre - inchieste importanti sul crimine organizzato, la corruzione e la mafia. Oggi è presidente della casa editrice Garzanti. Per Salani ha pubblicato con Anna Sarfatti Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini (2009) e Il peso della libertà (2010).
Anna Sarfatti è nata e vive a Firenze, dove insegna nella scuola primaria e scrive per bambini. Si è già occupata di Costituzione e piccoli lettori nel libro La Costituzione raccontata ai bambini.