La Conferenza Episcopale Italiana, sulla base delle indicazioni fornite con la Lettera circolare del 3 maggio 2011 della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha elaborato e approvato nel mese di gennaio 2014, le linee guida da applicare nelle varie diocesi in caso di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici o di membri appartenenti a istituti religiosi. Il testo è diretto a facilitare la corretta applicazione della normativa canonica vigente e a favorire un corretto inquadramento della problematica in relazione all'ordinamento dello Stato italiano. Emerge l'importanza, innanzitutto, di proteggere e sostenere le vittime di tali abusi e le loro famiglie e inoltre è posto l'accento sulla necessità di prevenire tali gravi fenomeni con un'adeguata formazione dei futuri sacerdoti e religiosi.
Nella stagione post-conciliare è rifiorita la forma di consacrazione dell'Ordo Virginum, che ha radici molto antiche, ma presenta anche concreti tratti inediti. Le donne che hanno riconosciuto in questa particolare forma di vita la loro vocazione, come pure i Vescovi che hanno accolto e promosso questo carisma, avvertono la necessità di orientamenti e indicazioni per elaborare criteri comuni e attivare prassi condivise di discernimento, di formazione e di cura pastorale delle donne consacrate nell'Ordine delle Vergini. La storia di un carisma e i frutti di santità che ne derivano si possono conoscere solo nei tempi lunghi e nella docilità allo Spirito di Dio. Le presenti indicazioni pastorali hanno lo scopo di offrire punti di riferimento per orientare scelte concordi nelle Chiese particolari che vivono in Italia, in attuazione della normativa ecclesiastica vigente.
Tra le proposte più significative rivolte ai ragazzi e ai giovani, per offrire loro percorsi educativi in grado di rispondere alle sfide del nostro tempo, assume una particolare rilevanza quella dell’oratorio, realtà ricca di tradizione e nello stesso tempo capace di garantire un continuo rinnovamento per
andare incontro alle odierne esigenze educative. L’oratorio esprime il volto e la passione educativa della comunità, che impegna animatori, catechisti
e genitori in un progetto volto a condurre il ragazzo a una sintesi armoniosa tra fede e vita. La presente Nota in primo luogo ribadisce l’impegno educativo delle comunità ecclesiali nei confronti dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani, riconoscendone la soggettività e valorizzando i talenti di cui sono portatori e sviluppa una riflessione
in termini di pastorale integrata per rendere ancora più visibile il volto missionario ed educativo della parrocchia, quale risposta al secolarismo che determina sempre più l’abbandono della fede e della vita ecclesiale da parte delle nuove generazioni.
Nell’intento di annunciare il Vangelo a uomini e donne che compiono il passo significativo del matrimonio, in anni recenti è stata data vita a feconde esperienze di comunione in tal senso, raccolte nel Direttorio di pastorale familiare per la Chiesa in Italia del 1993. Successivamente una vasta indagine sui percorsi di preparazione al matrimonio, compiuta negli anni 2008-2009 dall’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia con il supporto del Centro Internazionale Studi Famiglia ha permesso una vasta e capillare conoscenza della prassi in atto, nella varietà e ricchezza, ma anche evidenziando problemi e difficoltà.
Questo ha sollecitato l’ufficio competente a proporre questo documento, in cui viene evidenziato come l’itinerario di preparazione al matrimonio sarà tanto più valido se assume il carattere di un autentico percorso di fede. Infatti, mentre «sostiene i fidanzati in una rinnovata adesione al Signore, offre loro l’occasione per ripartire nella fede, raccogliendo domande e richieste profonde che essi pongono alla Chiesa».
Dopo aver chiarito che la Chiesa è «madre accogliente», i vari capitoli affrontano il tema dell’affettività e dell’innamoramento (II), il percorso verso il matrimonio (III), verso la celebrazione delle nozze (IV) e quindi le giovani coppie in cammino.
Pur chiaro nei principi, il testo è sempre positivo e propositivo.
Destinatari
• Più direttamente ai parroci e a tutti coloro che collaborano nei corsi di preparazione al matrimonio.
• Ma anche a tutta la comunità cristiana che è chiamata a collaborare in diverse forme nell’accompagnamento verso il sacramento del matrimonio: «Questo documento si rivolge ai presbiteri e agli sposi, alle persone consacrate, ai laici impegnati nell’azione pastorale e a tutti coloro che, nella comunità cristiana, hanno a cuore che si compia un buon cammino verso le nozze».
In occasione del quarantesimo di pubblicazione del "Documento di base. Il rinnovamento della catechesi (2 febbraio 1970)", la Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi ne ribadisce le linee portanti. Oltre a evidenziare gli effetti positivi che esso ha prodotto nell’azione pastorale vengono anche segnalate le sfide con cui devono fare i conti oggi l’evangelizzazione e la catechesi, e le nuove esigenze a cui devono rispondere nel contesto del nostro Paese, profondamente mutato rispetto a quarant’anni fa.
Punti forti
Documento che, oltre a celebrare un evento, delinea anche un bilancio della catechesi in Italia a quarant’anni di distanza.
Destinatari
Larghissimo pubblico.
È un invito al coraggio e alla speranza questo nuovo e importantissimo documento dell’Episcopato Italiano, pubblicato a vent’anni da un altro fonda- mentale documento: Sviluppo nella solidarietà. Chiesa italiana e Mezzogiorno. I vescovi italiani riprendono la riflessione sul cammino della solidarietà nel nostro Paese, con particolare attenzione al Meridione d’Italia e ai suoi problemi irrisolti, riproponendoli all’attenzione della comunità ecclesiale nazionale.
Tra i problemi denunciati, il «cancro» della mafia, la mancanza di lavoro, una classe politica inadeguata, la povertà, la disoccupazione e l’emigrazione, soprattutto dei giovani.
«La Commissione Episcopale si augura che la Lettera possa raggiungere tanti e suscitare reazioni, risposte, nuove domande, che aiutino ciascuno a interrogarsi sul Dio di Gesù Cristo e a lasciarsi interrogare da Lui» (dalla Presentazione di Bruno Forte). In una sorta di dialogo tra amici, i vescovi italiani in questo importantissimo documento scritto in forma di «Lettera», si rivolgono a tutti coloro che sono alla ricerca del volto del Dio vivente. Con rispetto e amicizia, vogliono parlare a tutti i cercatori di Dio, cioè a quegli uomini e donne del nostro tempo che cercano ragioni per vivere. Frutto di un lavoro collegiale che ha coinvolto vescovi, teologi, pastoralisti, catecheti ed esperti nella comunicazione, la Lettera, articolata in tre parti, è fondamentalmente: un invito a riflettere insieme sulle domande che uniscono credenti e non credenti; una testimonianza che rende ragione della speranza che è in coloro che credono; una proposta fatta a chi cerca la via di un incontro possibile con il Dio di Gesù Cristo.
Nel 2007 ricorrono rispettivamente il 40esimo e il 20esimo anniversario della Populorum progressio di Paolo VI (1967) e della Sollicitudo rei socialis di Giovanni Paolo II (1987). Il presente documento intende essere un tentativo di tradurre nella situazione concreta in cui ci troviamo i principi di riflessione, i criteri di giudizio e le direttive di azione che animano il magistero della Chiesa sul tema dello sviluppo. Soprattutto intende essere uno strumento e uno stimolo per le comunità cristiane del nostro Paese, perché attuino quel discernimento illuminato che loro spetta e intraprendano scelte e impegni concreti che mettano la finanza a servizio dello sviluppo integrale dell'umanità.
Lo scenario dal quale prendono le mosse le riflessioni contenute in questo documento (CEI Ufficio per l'educazione, la scuola e l'università - Ufficio per i problemi sociali e il lavoro) è costituito dalla diffusa consapevolezza che la qualificazione del sistema educativo di istruzione e di formazione è un fattore sempre più decisivo non solo ai fini della crescita e della valorizzazione della personalità dei giovani, ma anche dello sviluppo complessivo del Paese. Il presente sussidio intende segnalare all'attenzione della comunità cristiana due punti chiave del processo di riforma avviato anche nel nostro Paese. Essi devono essere considerati nel loro insieme e nella loro relazione: l'autonomia e l'integrazione dei percorsi formativi.
La 56esima Assemblea Generale della CEI ha riservato molta attenzione alla vita e al ministero dei presbiteri, all'analisi delle sfide e delle difficoltà che s'impongono oggi nell'esercizio della loro missione e all'esame delle loro condizioni di esistenza. A conclusione dell'Assemblea i vescovi italiani hanno voluto indirizzare ai sacerdoti una lettera, corredata da alcuni documenti: parte dell'allocuzione di Benedetto XVI all'Assemblea, un estratto della prolusione del Card. Ruini, la relazione dettagliata di Mons. Luciano Monari e la sintesi dei lavori di gruppo sulla vita e il ministero dei presbiteri. La lettera vuole innanzitutto assicurare il profondo sentimento di gratitudine per la preziosa collaborazione che quotidianamente i sacerdoti prestano nell'opera di edificazione delle Chiese locali. È un modo nuovo ed efficace per incitare i sacerdoti italiani nel loro ministero, a dispetto di una sempre più diffusa cultura secolarista e relativista.
Si tratta di uno strumento di lavoro che intende offrire alcuni criteri per elaborare itinerari formativi per i catechisti dell'Iniziazione Cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, secondo le linee pastorali indicate dai Vescovi italiani, e suggerite dai Catechismi "per l'iniziazione cristiana" della Conferenza Episcopale Italiana e riproposte dalle Note per l'iniziazione cristiana del Consiglio Episcopale Permanente. Questi orientamenti si pongono in "continuità" e vogliono indicare una "novità" rispetto al documento pastorale dell'Ufficio Catechistico Nazionale del 1991 Orientamenti e Itinerari per la Formazione dei Catechisti in continuità perché accoglie e rilancia alcuni elementi formativi generali quali l'identità e la capacità di comunicare la fede dentro le tipiche dimensioni della spiritualità del catechista. Indica una novità perché riprende uno degli itinerari proposti, quello per i catechisti dell'Iniziazione Cristiana dei fanciulli e dei ragazzi, per coniugarlo con le istanze e le nuove prospettive pastorali di questi anni.