Nono secolo dopo Cristo. Dopo la morte di re Alfredo il Grande, lo scettro è passato al figlio Edoardo, e nella Terra degli Angli sembra regnare la pace: a nord dominano i danesi, a sud i sassoni. Ma una così lunga quiete, che troppo spesso consente ai più timorosi e irresoluti di comandare, mette a dura prova l'animo dei veri guerrieri. Tra loro c'è Uhtred, uno dei più famosi uomini d'arme del defunto sovrano, soldato sassone cresciuto tra i vichinghi. Malvisto dai consiglieri del nuovo re e ormai caduto in disgrazia, viene bandito dal regno in occasione di uno sconsiderato scoppio di rabbia. Respinto tanto dai cristiani quanto dai pagani, Uhtred parte per il nord con i pochi uomini che gli sono rimasti fedeli, per compiere una temeraria impresa: riconquistare Bebbanburg, la più inespugnabile fortezza della Terra degli Angli, che da generazioni apparteneva alla sua famiglia. Intanto quella pace, che in realtà è solo apparente, comincia a incrinarsi. Cnut Spadone, il più temuto e crudele dei signori danesi, vuole vendicare il rapimento della moglie e del suo erede: tutti i regni della Terra degli Angli vengono così coinvolti in una sanguinosa guerra che dovrà decidere le sorti dell'isola. E toccherà a Uhtred, e al suo minuscolo esercito di reietti, fare in modo che la battaglia finale avvenga nel luogo e nel momento da lui scelti...
Settembre 1356, la guerra dei Cent'anni infuria in Europa. In Francia l'esercito inglese, guidato da Edoardo di Woodstock, il Principe nero, semina ovunque il terrore, con lo scopo di costringere il sovrano francese a mettere in campo il proprio esercito: le città sono assediate, i campi bruciano e non esiste un solo luogo sicuro. E i francesi, insieme ai loro alleati scozzesi, sono pronti a dare battaglia. Dopo un primo attacco vincente, gli inglesi si ritrovano in inferiorità numerica, intrappolati vicino alla cittadina di Poitiers. Thomas di Hookton, valoroso arciere inglese che ha già combattuto nella battaglia di Crécy, riceve l'ordine di trovare la Malice, la mitica spada di San Pietro, che secondo la leggenda sarebbe in grado di assicurare la vittoria al suo possessore, decidendo così delle sorti della cristianità. Ma anche i francesi sono alla ricerca dell'epica reliquia e Thomas di Hookton, alla guida di un gruppo di mercenari, si trova ad affrontare un vortice di violenza e tradimenti, sperando di portare a termine la sua disperata missione prima che sia troppo tardi...
Corre l'anno 878 e re Alfredo ha appena liberato il Wessex dagli invasori vichinghi. Alla sua vittoria ha contribuito Uhtred, che ora, disgustato dalia grettezza del sovrano e dal suo atteggiamento estremamente bigotto, decide di lasciare il paese e di dirigersi a nord per vendicare il padre adottivo, barbaramente ucciso, e liberarne la figlia, prigioniera dell'assassino del padre, Kjartan, un danese rinnegato che vive nell'imprendibile fortezza di Dunholm e che da sempre è nemico giurato di Uhtred. Arrivato a nord, il giovane trova la regione in rivolta, immersa nel caos e nel terrore. Lui può contare solo su Hild, una monaca sassone che ha rinunciato alla vocazione, e sulla propria spada. Finché il caso non gli fa incontrare un manipolo di uomini comandati da un giovane schiavo autoproclamatosi re di Northumbria... In un mondo dai confini mutevoli dove regnano il caos e bizzose divinità, in una terra contesa tra i signori della guerra in cui il più prezioso alleato può trasformarsi in un nemico più gelido dell'aspro vento del nord, la follia può rivelarsi l'unica arma vincente...
Richard Sharpe milita nell'esercito di Wellesley, futuro duca di Wellington. L'esercito inglese sta marciando da Lisbona verso Madrid, affiancato dalle truppe spagnole, che si rivelano subito avide e inette. Sharpe viene aggregato al battaglione di Sir Henry Simmerson, che ha ottenuto il grado di colonnello nella milizia, non ha alcuna esperienza militare, ma è tronfio, saccente e severo con i suoi uomini fino a sfiorare, e talvolta superare, i limiti del sadismo. Purtroppo Simmerson ha anche potenti alleati politici. Entrato subito in conflitto con il ricco tenente Gibbons, nipote di Simmerson, e con il suo amico tenente Berry, Sharpe si distingue in una brillante azione militare che gli vale la promozione a capitano. Ma Simmerson, che nella stessa azione ha perso la bandiera, disonorando così il battaglione, scrive subito a Londra chiedendo l'annullamento della promozione e l'immediato invio di Sharpe nelle Indie occidentali, pronunciando così una sorta di condanna a morte, viste le condizioni di vita di quelle guarnigioni. L'unica speranza di salvezza per Sharpe è compiere un'impresa tanto eroica da annullare gli effetti negativi dell'ostilità di Simmerson: impadronirsi di una delle aquile dorate che Napoleone in persona consegna ai battaglioni francesi, un'azione che prima d'ora non è mai stata compiuta.
Nel 1809, l'esercito di Napoleone ha invaso, dopo la Spagna, il Portogallo. E mentre la campagna militare francese attraversa una fase critica, il tenente Richard Sharpe sembra l'uomo giusto al posto giusto nel momento giusto. Insieme a un gruppo di fedeli Fucilieri, è incaricato di raggiungere una sperduta località a nord di Oporto. Tagliato fuori dalle linee inglesi, cerca l'aiuto dell'esercito locale, male addestrato e non sempre disposto a collaborare. Ma il problema più grave è, manco a dirlo, una donna. Kate Savage, figlia di un nobile inglese ed erede di una fortuna, è fuggita per amore rifugiandosi in una tenuta di famiglia assediata dai Dragoni francesi. La bella Kate sta per cadere nella trappola tesale da un tenente colonnello dell'esercito britannico, che vuole sposarla per mettere le mani sul suo patrimonio. In realtà Christopher - questo il nome dell'ambiguo e ambizioso ufficiale - fa anche il doppio gioco: è un uomo del Foreign Office e sta tramando con i francesi per fomentare una rivolta tesa a insediare un governo militare in Portogallo. Un grave pericolo per la stabilità dell'intera Europa, già gravemente compromessa. Sharpe cerca allora di aprire gli occhi alla fatua fanciulla, ma ignora di essere al centro di un piano che vede proprio lui e i suoi soldati come vittime sacrificali.
VII secolo d.C. L'Inghilterra è divisa in piccoli regni sempre in guerra tra loro e incapaci di affrontare le minacce che vengono dal grande mare del Nord. Dalla nebbia emergono vascelli dei vichinghi danesi, che si abbattono sulle coste inglesi con brutalità. Uthred, rampollo di un piccolo reame sulla costa, viene rapito dai vichinghi, diventa prima lo schiavo e poi il pupillo del re Ragnar, pirata e guerriero. Al suo fianco, in una terra lontana e gelida, Uthred diventa uomo. Apprende a brandire la spada, a navigare, e conosce l'ardore delle donne del Nord. Inizia così, tra battaglie, tempeste e una difficile formazione, la saga di Uthred e del suo re. Un ciclo di avventure che fonde leggende arturiane e realtà storica.
È il 1807 e un tenente torna in Inghilterra dopo aver combattuto a Trafalgar, dove l'eroismo dimostrato gli è valso una promozione: la sua carriera sembra comunque essere giunta a punto morto, tanto che il giovane tenente sta meditando di lasciare l'esercito. Poi, improvvisamente, un vecchio amico gli propone un'insolita missione: la consegna di una cospicua somma di denaro al principe di Danimarca. Ufficialmente neutrale, il Paese è minacciato da Napoleone che, dopo la disfatta di Trafalgar, mira a impadronirsi della flotta danese. Pur di impedire che quella flotta finisca ai francesi, gli inglesi sono pronti a tutto, e l'incarico del tenente è il primo passo di una manovra ben più complessa.
È il 1805 e Richard Sharpe, forte della fama di valoroso soldato conquistata in India, sta per tornare in Inghilterra per entrare nel 95° reggimento fucilieri. Il viaggio da Bombay a Londra dovrebbe essere un periodo di riposo, ma il vascello su cui viaggia, vittima di un ammutinamento, viene dirottato da una nave corsara francese, la "Revenant". Dopo un rocambolesco sbarco a Mauritius, Sharpe riesce a riprendere il viaggio a bordo di una nave inglese, la cui missione è quella di lanciarsi all'inseguimento della Revenant. La caccia si conclude quando la nave francese ha ormai raggiunto il resto della flotta franco-spagnola, che sarà affrontata da quella inglese al largo di capo Trafalgar.
È l'inverno del 1809: mentre le truppe di Napoleone Bonaparte stanno dilagando in Spagna, l'esercito britannico è costretto alla ritirata. Richard Sharpe, valoroso tenente dell'esercito di Sua Maestà Britannica, è al comando di uno sbandato distaccamento di Fucilieri, rimasti isolati e circondati dalle forze nemiche. Loro unica speranza di salvezza è accettare l'aiuto di un improbabile alleato, il nobile spagnolo Blas Vivar e il suo gruppo di Cazadores. All'insaputa di Sharpe, però, gli spagnoli coltivano un piano disperato che porterà a un assalto suicida a Santiago di Compostela e a un feroce combattimento contro nemici numericamente superiori.