In questo libro, l'autore individua ed espone in tutte le sue espressioni lo "spirito" animatore dell'intera opera milaniana, e lo fa da un punto di vista critico e rigoroso sul piano della ricerca scientifica. Dopo un'ambientazione storica e biografica di don Milani, vengono infatti studiate l'ispirazione ideale e la formazione spirituale, che hanno caratterizzato gli scritti e l'azione di Lorenzo Milani. Il cuore dell'indagine è dedicato all'esplorazione della dimensione spirituale del pensiero e dell'opera del priore di Barbiana, con le risorse della fenomenologia delle religioni e della ricerca teologica. L'eredità pedagogica di Lorenzo Milani, in particolare, viene colta nella dimensione sociale e religiosa, e nell'opzione per i poveri, che tanto dibattito suscitò all'epoca e provocò incomprensione e contestazioni al parroco di Barbiana. Le conclusioni mettono in evidenza quella che viene ritenuta dall'autore la migliore e più significativa eredità milaniana, ossia la secolarità e aconfessionalità della scuola, nate dalla radice della sua fede, e il "metodo collettivo" del lavoro didattico nel possedere la parola.