Nella carriera di Václav havel (1936-2011), una delle personalità più note nella cultura ceca del Novecento, si sono avvicendati numerosi ruoli. Il volume vuole trovare un filo conduttore che leghi da un lato i ruoli da lui immaginati e scritti nella lunga attività di poeta, saggista e affermato drammaturgo; dall'altro quelli interpretati nella vita pubblica del suo paese, dapprima alla guida del dissenso politico negli anni Settanta e Ottanta, quindi come Presidente della Cecoslovacchia e della Repubblica Ceca dopo il 1989.
Opere d'arte, parole e immagini documentarie e d'autore raccontano la Primavera di Praga, testimoniando non solo quanto accadde nel corso del 1968 ma anche il contesto e i presupposti degli eventi di quell'anno. I fatti storici sono ampiamente argomentati da riflessioni suggestive che prendono corpo dalle testimonianze fotografiche finora poco conosciute in Italia delle ceche Dagmar Hochová e Daniela Sykorová, dello slovacco Ladislav Bielik, mentre lo sguardo italiano è negli scatti di Mario De Biasi e Rodrigo Pais. Attraverso i diversi linguaggi artistici, fotografia, pittura, scultura, poesia, satira e illustrazione, si ripercorrono le tappe fondamentali e il contesto culturale di questi tragici eventi dal processo di liberalizzazione degli anni '60 fino alla 'normalizzazione' politica successiva all'occupazione del paese.