Data di pubblicazione: Novembre 2015
Codice: 9788820059552
DISPONIBILE : NON AL MOMENTO
€ 18,00
Classe e dribbling, piedi di velluto ed eleganza atletica: Franco Causio, il "Barone", ha fatto della fantasia uno dei suoi tratti distintivi. Nato a Lecce, è diventato grande alla Juventus in cui ha giocato dodici stagioni e con cui ha vinto sei scudetti, una Coppa Uefa e una Coppa Italia, oltre ad aver partecipato a tre mondiali (compreso quello vinto nell'82). Campione indiscusso e uomo di poche parole, ha giocato con e contro i più grandi calciatori di un periodo leggendario: Zoff, Gentile, Tardelli, Rossi, Scirea, Facchetti, Altafini, Zico, Platini, Cruijff, Maradona ... un mitico album delle figurine rimasto nel cuore di milioni di innamorati del pallone. In questo libro, per la prima volta Causio si racconta con la schiettezza che l'ha sempre caratterizzato e rievoca tempi e personaggi del grande calcio degli anni Settanta e Ottanta. Da Bearzot a Boniperti - è sua la frase "Vincere non è imporrante, è l'unica cosa che conta" -, da Giovanni Agnelli al presidente Pertini, da Trapattoni a Brera ... non solo calcio, ma anche un'Italia diversa, piena di speranze e fermenti, con gli stadi ancora pieni e i campioni che spalavano da soli la neve per liberare il campo e giocare.
Classe e dribbling, piedi di velluto ed eleganza atletica: Franco Causio, il "Barone", ha fatto della fantasia uno dei suoi tratti distintivi. Nato a Lecce, è diventato grande alla Juventus in cui ha giocato dodici stagioni e con cui ha vinto sei scudetti, una Coppa Uefa e una Coppa Italia, oltre ad aver partecipato a tre mondiali (compreso quello vinto nell'82). Campione indiscusso e uomo di poche parole, ha giocato con e contro i più grandi calciatori di un periodo leggendario: Zoff, Gentile, Tardelli, Rossi, Scirea, Facchetti, Altafini, Zico, Platini, Cruijff, Maradona ... un mitico album delle figurine rimasto nel cuore di milioni di innamorati del pallone. In questo libro, per la prima volta Causio si racconta con la schiettezza che l'ha sempre caratterizzato e rievoca tempi e personaggi del grande calcio degli anni Settanta e Ottanta. Da Bearzot a Boniperti - è sua la frase "Vincere non è imporrante, è l'unica cosa che conta" -, da Giovanni Agnelli al presidente Pertini, da Trapattoni a Brera ... non solo calcio, ma anche un'Italia diversa, piena di speranze e fermenti, con gli stadi ancora pieni e i campioni che spalavano da soli la neve per liberare il campo e giocare.