Il libro presenta una serie di studi sul tema dei diritti umani. Troviamo una prima ricerca sulla giurisprudenza italiana per quanto riguarda la salute dello straniero. Dopo un primo paragrafo dedicato a specificare il tema della salute, prendendo come punto di riferimento i principali documenti degli organismi internazionali dal dopoguerra ad oggi, l'attenzione si è rivolta sulla modalità italiana di affrontare il tema della salute dello straniero. Dalla Costituzione del 1948 sino al decreto Salvini del 2018 molta strada è stata compiuta, come vedremo, ma non sempre in modo positivo e lineare. Si passa poi ad analizzare il documento Dignitatis Humanae del Concilio Vaticano II sul tema della libertà religiosa. Oltre a mostrare alcuni passaggi fondamentali che ne hanno segnato una grande novità nei confronti del magistero precedente in termini di libertà di coscienza e di religione, viene studiata la coerenza interna e, allo stesso tempo, lo sviluppo dei pronunciamenti magisteriali dei pontefici che si sono succeduti al Concilio Vaticano II.
Paolo Cugini Missionario Fidei Donum a Manuas (Amazzonia) è attualmente parroco nel quartiere Compensa di Manaus e professore di filosofia e teologia nella Facoltá Cattólica dell'Amazzonia. Dal 1998 al 2013 è stato missionario fidei donum in Brasile nello Stato della Bahia, come parroco e come professore di filosofia nella Facoltà Cattolica di Feira di Santana. È direttore della collana: Cammini diversi delle Edizioni San Lorenzo di Reggio Emilia. Collabora con diverse riviste italiane e brasiliane di filosofia e teologia. Di recente ha pubblicato: Visioni postcristiane. Dire Dio e la religione nell'epoca del cambiamento, Dehoniane, Bologna 2019; La fuga di Elia. Riflessioni postmoderne sulla religione e il senso della vita, Ed. San Lorenzo, 20192 Reggio Emilia; Chiesa popolo di Dio. Dall'esperienza Brasiliana alla proposta di Papa Francesco, Dehoniane, Bologna, 2020.
La fuga di Elia nel deserto è presa come modello di una duplice fuga. La prima, è la fuga esistenziale dalle proprie scelte definitive. È il tipo di fuga che la cultura postmoderna sta agevolando. È il sogno della possibilità di ripartire da zero, di ricominciare di nuovo, di scartare il passato, con tutto quello che c'è dentro. L'altro tipo di fuga è, invece, il percorso interiore che una persona decide di realizzare per capire se stessa. Fuga da un modo ripetitivo di vivere le proprie scelte per rimotivarle. Fuga. non tanto per prendere le distanze dalle scelte fatte, ma per viverle meglio. Se sino a qualche decennio fa il contesto religioso e morale nel quale si viveva, impediva o fungeva da forte deterrente ad ogni tentativo di fuga, soprattutto rispetto alle scelte così dette definitive, oggi non è più così. La crisi dei valori tradizionali, venutasi a creare all'interno della cultura occidentale, rende sempre più possibile la fuga dalla propria situazione esistenziale percepita come negativa. Oggi esistono sempre meno punti d'appoggio esterni, per prendere forza nei momenti di difficoltà o di messa in discussione del proprio vissuto. Nelle pagine del libro vengono condivise alcune riflessioni che prendono la fuga di Elia come punto di riferimento, ad un duplice livello. Nel primo, la riflessione si concentra su alcune tematiche religiose ed esistenziali nella ricerca di significati nuovi per il nuovo contesto culturale. Sono, dunque, riflessioni critiche, che hanno l'obiettivo di sondare cammini nuovi, mettendo in discussione le modalità tradizionali di pensare e vivere la fede. Nel secondo, vengono descritte le riflessioni che Elia produce durante la sua crisi esistenziale, che lo spingono nel deserto. Il testo si presenta come un'opportunità per riflettere sui principali temi esistenziali e religiosi del nostro tempo.