Questa raccolta, con la quale si prosegue la pubblicazione degli studi su San Pietro di Modena, accoglie il lavoro di studiosi e giovani ricercatrici e ricercatori su singoli temi o interrogativi che riguardano la cultura monastica nel suo insieme. l volume contiene saggi di: Annalisa Battini, Gioia Boattini, Giovanni Cangi, Marco Cattini, Sonia Ca- vicchioli, Alessandra Costi, Eduardo López-Tello García, Cecilia Moine, Lorenzo Pongiluppi, Lara Sabbionesi, Simone Sirocchi, Fabrizio Tonelli, Giuseppa Z. Zanichelli.
Il tema dell'ombra affascina da sempre l'uomo e lo si incontra nelle arti figurativa e letterarie di tutti i continenti. Secondo un'antico mito greco, fu proprio ricalcando l'ombra dell'amato in procinto di partire per un lungo viaggio che una donna diede vita all'arte della pittura, mentre appartiene al romanticismo tedesco la storia di Peter Schlemhil, che vende la sua anima al diavolo. Teatri di ombre si trovano fin dai tempi antichi in Oriente e si sono poi diffusi in Europa nel corso del XVII secolo, gli stessi anni in cui prendeva piede la moda della silhouette, alla cui base si trova come nel mito antico, la proiezione dell'ombra della persona ritratta. La cultura di massa e la "piccola stampa" non sono ovviamente rimaste immuni al fascino delle ombre, come dimostrano i materiali raccolti in questo volume, provenienti dagli archivi del Museo della Figurina di Modena: dalle ombre cinesi alle sagome grottesche ed espressive dei Notgeld, il denaro d'emergenza della Repubblica di Weimar illustrato con storie popolari delle città emettitrici. E, ancora, ombre che rivelano la vera natura di chi le proietta, silhouette per lanterna magica e indovinelli visivi. Alle immagini si accompagna il testo critico del curatore Roberto Alessandrini, che inquadra il tema dell'ombra e delle silhouette nella storia dell'arte e della letteratura, collocando i materiali nel contesto storico e culturale che li ha prodotti.
La cappella, fatta erigere attorno alla metà del XII secolo da Ruggero II di Sicilia all'interno del Palazzo dei Normanni di Palermo, è un esempio unico di convivenza di tradizioni artistiche differenti: l'architettura romanica, i mosaici bizantini e la pittura islamica. L'opera, in tre volumi, studia questo capolavoro fin nei minimi dettagli, grazie a oltre 1300 fotografie a colori realizzate al termine dei recenti lavori di restauro. Dai pavimenti marmorei al ciclo di dipinti sul soffitto - il più esteso pervenutoci del Medioevo islamico e il più ampio dell'Europa del XII secolo - dai mosaici alla cripta, il diciassettesimo volume della collana Mirabilia Italiae, curato da Beat Brenk, ricostruisce le vicende storico-artistiche della Cappella e delle sue opere d'arte.
L'affascinante mondo delle profezie medievali rivive nelle pagine di questi saggi redatti da un eccezionale gruppo di studiosi, che esplorano il contenuto e le origini di due manoscritti miniati realizzati nel XV secolo per Leonello d'Este. Le vicende avventurose del passaggio del testo noto come "Summula seu breviloquium super concordia novi et veteris testamenti" dalla Catalogna del XIV secolo, dove fu composto, alla corte estense del secolo successivo sono ricostruite con rigoroso scrupolo scientifico e portano a conclusioni inedite. Con la stessa attenzione sono analizzati anche i rapporti del manoscritto con l'ambiente culturale estense e l'iconologia delle miniature.