Il testo comprende una serie di e-mail che si scambiano una nipote diciottenne e uno zio vescovo attraverso la posta elettronica.
Lo stile, è spiritoso quanto basta e crea un clima familiare, di complicità, capace di reggere questioni importanti che la giovane pone allo zio che, tra l’altro, considera dell’età dei dinosauri.
In qualche modo generazioni a confronto, ma soprattutto interrogativi del mondo giovanile sul mistero sempre attuale, e mai risolto, dell’esistenza di Dio, la fede dei credenti e non credenti, le leggi della Chiesa, eccetera.
Vi si nota la freschezza giovanile dell’una e il taglio esperienziale dell’altro.
Si tratta di una “finzione letteraria” e il nome dello stesso autore è uno pseudonimo che assolve al ruolo dei due interlocutori.
Ma il lettore è trascinato nello scorrere del tempo cadenzato dalle e-mail che vanno e vengono: uno spaccato di vita che ha tutti i crismi della realtà.