Le preghiere della tradizione per prepararsi a ricevere la Prima Comunione, dialogando cuore a cuore con Gesù. Età di lettura: da 9 anni.
Un libretto tascabile ricco di preghiere selezionate con cura dalla tradizione e oltre, tutte dedicate a Maria, la Madre Celeste. Questa raccolta offre momenti di riflessione, pace interiore e connessione spirituale attraverso la venerazione di Maria, figura centrale nella tradizione religiosa. Età di lettura: da 6 anni.
Le preghiere della tradizione per dialogare cuore a cuore con Gesù. Uno strumento per permettere a bambini e ragazzi di accostarsi alla preghiera con gioia e filiale fiducia. Il formato tascabile rende il volume molto maneggevole e adatto per ogni occasione. Contiene la versione aggiornata del Padre Nostro. Età di lettura: da 6 anni.
Le preghiere della tradizione per prepararsi a ricevere la Cresima, dialogando cuore a cuore con lo Spirito Santo. Età di lettura: da 11 anni.
La penisola anatolica, terra di collegamento tra il continente europeo e quello asiatico, è stata teatro non solo delle controversie più accese del cristianesimo primitivo ma anche fucina di istituzioni ed elaborazioni teologiche che hanno permesso al fenomeno cristiano di sviluppare percorsi identitari forti e durevoli. Studiare il periodo immediatamente post apostolico e quello precedente l'era costantiniana, tra Marco Aurelio e Diocleziano appunto, consente di mettere a fuoco le principali e multiformi spinte interne che hanno forgiato l'esperienza di fede dei cristiani di quel tempo, i quali, se da una parte hanno rielaborato l'eredità apostolica, dall'altra hanno posto le basi della fede delle successive generazioni. Di questi temi legati alla regione anatolica, della loro portata teologica e dello spirito sorgivo che si respira leggendo ancora i testi di quell'epoca, si è occupato il Convegno i cui Atti sono contenuti in questo libro, arricchiti anche da altre relazioni che contribuiscono a gettare luce sui molteplici reciproci influssi e confronti tra tradizione asiatica e alessandrina. Nell'intento di ravvivare l'amore per la storia del primo cristianesimo che ancora riserva, a uno studio attento, aspetti da scoprire e su cui meditare, si è voluto onorare la memoria di mons. Luigi Padovese (1947-2010), organizzatore per decenni dei Convegni a Tarso e ad Efeso e vescovo di Anatolia.
Rufino di Concordia, tra la fine del IV secolo e gli inizi deL V, è, insieme a Girolamo, il protagonista del processo di trasmissione in Occidente dell'eredità di Origene, ma non solo di questa: Eusebio di Cesarea, Basilio, Gregorio di Nazianzo sono da lui tradotti, entrando così a far parte di un patrimonio condiviso più largamente. Rufino fa dialogare gli autori greci, che aveva letto e meditato in Oriente, con i lettori latini del suo tempo, adeguando il suo metodo di traduzione a questo ampio e consapevole progetto culturale. Gli studi contenuti nel volume, percorrendo con attento esame la sua opera di traduzione, restituiscono a tutto tondo una delle personalità più importanti per la cultura dell'Occidente tardo antico.
Il servo di Dio padre Bernardino Maria Piccinelli (1905-1984) frate dell'Ordine dei Servi di Maria, ha sempre illuminato come un faro nella notte la vita cittadina e religiosa di Ancona, prima come parroco del Sacro Cuore e poi come Vescovo Ausiliare della Diocesi. Il suo sorriso sincero e la sua generosità senza limiti hanno lasciato in quanti lo hanno conosciuto un ricordo incancellabile. Di tutto questo e di tanto altro ci parla padre Girolamo M. Iotti, che oggi abita nello stesso convento anconetano che ha visto operare padre Bernardino; egli con l'ausilio degli scritti di padre Alfonso Baccarani - confratello per lunghi anni di padre Bernardino - consegna a tutti il ricordo vivo di un uomo che ha donato amore.
I commenti di Girolamo ai libri di Zaccaria e Malachia, un unicum per sistematicità della spiegazione storica, rigore metodologico e filologico.
Il Libro di Aggeo si compone di due parti: nella prima i Giudei sono esortati a ricostruire il tempio distrutto da Nabucodonosor, nella seconda si prospetta la gloria dell'edificio e si esalta in termini regali Zorobabel, governatore di Giuda a nome del re persiano. Nel Libro a lui intitolato, il profeta Gioele annuncia un'invasione di cavallette e rivolge un appello al popolo perché si penta. Il presente volume raccoglie i due commenti di Girolamo ai due Libri dell'Antico Testamento, nei quali, seppure in misure diverse, l'Autore ricorre al suo repertorio esegetico consueto che combina la letteratura patristica, la cultura classica profana e la tradizione giudaica. L'esegesi è condotta su un doppio livello, l'uno storico-letterale e l'altro spirituale. Nel corso del suo esame Girolamo confronta la propria versione dall'ebraico e quella dei Settanta, ricorrendo anche agli Hexapla origeniani.
La questione del corpo è uno dei luoghi di più chiara emergenza della irruzione di una complessità troppo a lungo trascurata. Nelle scienze empiriche e in quelle matematiche, ma anche nella filosofia e persino nella teologia, troppo a lungo si è ritenuto che fare scienza, produrre conoscenza, significasse di necessità fare a meno del corpo. Questa pretesa non può farci dimenticare che il nostro rapporto con noi stessi, con gli altri e con le cose non è mai immediato e non è mai del tutto neutro. Non siamo pure interiorità che si rapportano a pure esteriorità, ma siamo un impasto di interiorità ed esteriorità, di dentro e di fuori, di spirito e corpo. Teologi, filosofi , storici, antropologi e filologi si confrontano su una questione cruciale per la nostra epoca.