Tre apostoli, tre luoghi eminenti della regione Campania. I tre apostoli e i tre luoghi sono uniti da una relazione speciale: il patrocinio degli uni e la devozione degli altri. Gli apostoli, Andrea, Bartolomeo e Matteo, sono insigni per la loro dedizione a Cristo. I luoghi sono celebri per storia, arte e fede, e rispondono al nome di Amalfi, Benevento e Salerno.
Alessandro nacque probabilmente a Tebe nel III secolo e subì il martirio per Cristo a Bergomum (Bergamo, il 26 agosto 303). Secondo la tradizione, fu un soldato della legione tebea. Come legionario romano combattè contro la popolazione svizzera dei Bagaudi; in seguito per la sua fede cristiana fu imprigionato e perseguitato; sfuggito al persecutore divenne zelante apostolo di Cristo.
Il nome di Domenico di Guzmán (Caleruega 1170 ca - Bologna 1221) risplende come stella in tutta la Chiesa, perché il suo esempio di bene, di santità, di evangelizzazione è sempre presente e ricordato. La sua opera è legata all'edificazione della Chiesa per mezzo della predicazione e della preghiera; per questa ragione ha fondato l'Ordine, dei Predicatori, approvato nel 1216 da Onorio III.
Dal Medio Oriente, nel IV secolo, dove predica con forza il vangelo e fa molti seguaci di Cristo, a motivo delle persecuzioni Antimo viene condotto a Roma e si stabilisce sulla via Salaria. Anche qui egli testimonia la sua fede cristiana convertendo molti, per questo viene denunciato e imprigionato. Eroicamete egli sopporta le torture che gli vengono inflitte, sin quando, decapitato, sparge il suo sangue per testimoniare eroicamente la sua fede in Cristo.
Donato vede la luce a Roma sul finire del terzo secolo, quando il cristianesimo è fatto ancora oggetto di persecuzione. Accanto al prete Epimmenio Donato cresce in virtù e sapienza, si applica agli studi umani per metterli al servizio della fede. Nel 303 fugge da Roma e trova riparo ad Arezzo, dove comincia una vita povera e priva di tutto. In seguito divenne vescovo della città sin quando, sembra, subì il martirio per Cristo. Il Giubileo sia per noi un fatto dell'anima, un fatto del cuore, dell'amore, della salvezza; sia per tutti un risveglio spirituale.
Il libro narra di Margherita da Cortona (1247-1297). Margherita è grande perché ha saputo accogliere la voce dello Spirito che la chiamava ad essere tutta di Cristo, sua sposa, sua messaggera di pace, sua apostola di carità, esempio trascinante per tutti quelli che hanno traviato e hanno smarrito la via di Cristo.Ella ci è maestra di fermi propositi, di volontà decisa, di anelito al cielo e nel desiderare solo Cristo.
Il libro narra di san Lorenzo, nato in Spagna ad Huesca nel 225, fu uno dei sette diaconi di Roma dove venne martirizzato il 10 agosto del 258 durante la persecuzione voluta dall'imperatore romano Valeriano nel 257. Il Papa Sisto II affidò a Lorenzo il compito di arcidiacono, cioè responsabile delle attività caritative nella Chiesa di Roma. Aveva 33 anni quando per amore di Cristo fu bruciato su una graticola messa sul fuoco ardente.
Il libro racconta di San Rocco di Montpellier, vissuto tanti secoli fa ma sempre vicino a noi nella memoria della pietà cristiana. Egli visse moltissimi secoli fa, ma è sempre vicino ai fedeli e nella pietà cristiana. Fu pellegrino e messaggero soprattutto verso i bisognosi, e nei suoi viaggi soccorse soprattutto colore che erano affetti dalla peste.