Fin dal VI secolo, la Regola di san Benedetto viene letta integralmente tre volte all'anno nei monasteri benedettini e, ogni giorno, l'abate o la badessa ne commentano un passo a beneficio della propria comunità. Essa conserva una sorprendente attualità tanto per i monaci e le monache quanto per i laici impegnati nella società. Nella sua lettura troviamo un tesoro di saggezza e di consigli pratici che ci aiutano a trasformare profondamente la nostra esistenza e il modo in cui guardiamo il mondo, gli altri e noi stessi. San Benedetto non ha altro obiettivo che quello di farci nascere a noi stessi, di liberarci dall'illusione del falso io e dell'apparenza, di farci discendere nelle radici del nostro essere, nelle profondità del nostro cuore, là dove Dio abita. Il problema di Benedetto non è quello di fuggire il mondo, di disprezzarne la realtà, ma di mettersi al posto giusto, quello di un servo buono e fedele, al quale non si deve chiedere ciò che non può dare. In questo senso, la vita monastica non è né rifiuto, né disprezzo, né paura. È un desiderio inappagato, un invito a superare le nostre paure, è infinita misericordia e bontà. Il monaco non è colui che rinuncia, ma colui che cerca sempre di più. Più lontano, più in alto, più forte. Dom Guillaume, monaco cistercense e noto accompagnatore spirituale, ha voluto con questo testo rendere accessibile la Regola benedettina a un pubblico il più ampio possibile, commentandone i suoi settantatré capitoli e rivelando la vitalità e la pace spirituale che può dispensare all'uomo del XXI secolo.
Poco prima del 540 san Benedetto redasse il testo di una Regola per la comunità di monaci raccolti intorno a lui nel monastero di Montecassino. Articolata in un prologo e 73 capitoli, è ancora oggi l'elemento fondativo delle comunità benedettine. Il suo valore e la sua efficacia travalicano però l'ambito rigorosamente monastico e infatti essa è ormai frequentemente invocata come una guida valida per i laici, sia nella vita privata che in quella professionale. Proprio la "Regola" è al cuore di questo libro, in cui Dom Guillaume, forte dell'esperienza maturata come monaco e come abate, traduce in un linguaggio semplice e concreto le sue norme antiche e sempre nuove, permettendo anche a noi, uomini e donne del XXI secolo, di apprezzarne la bellezza e l'attualità. Vivere secondo la "Regola", assimilando la sapienza dei monasteri, ci permetterà di trasformare profondamente la nostra vita e di cambiare il modo in cui guardiamo il mondo, gli altri, noi stessi. Essa ci sprona a considerare l'esistenza come un itinerario di fede e un ritorno alla sorgente di tutte le cose, scendendo nel profondo, dove Dio abita, ci abita, e ci attende amorevole e fiducioso. Questo è, almeno per noi contemporanei, il grande paradosso: una "Regola" ci permette di conseguire la vera libertà e la pace di chi ha trovato la verità.
Amare la vita e desiderare la felicità: sembra ovvio, e tuttavia è proprio quello che accade alla maggioranza di noi? Finché si è bambini è forse più facile, ma poi le cose si complicano e capita di cadere in situazioni che ci portano a odiare la vita e a una profonda infelicità. Le ragioni di questo sono tante e spesso svolgono un ruolo determinante le circostanze esterne, ma molto dipende da noi e dalle nostre scelte. In realtà ogni uomo è naturalmente orientato alla ricerca della felicità, ma, nell'urgenza di trovarla, finisce per soddisfare bisogni effimeri imposti dall'esterno, come il denaro e il successo, o per seguire insegnamenti e perseguire obiettivi che non sono fatti per lui. Sul filo della Regola di san Benedetto, Dom Guillaume ci guida in un percorso attraverso i meccanismi che giorno dopo giorno ci chiudono in una gabbia sempre più soffocante. Perché oggi l'uomo è tutt'altro che libero. La strada per la vera libertà, e dunque per una felicità piena e feconda, passa per una profonda conoscenza di sé: la consapevolezza dei doni ricevuti, dell'importanza del proprio ruolo nella comunità dei viventi, ma anche di questo desiderio di vita e felicità che ci abita e rappresenta il potente motore che, correttamente indirizzato, ci spinge a crescere e a vivere davvero.
Qual è l'originalità del cristianesimo? I cristiani, abituati a leggere i Vangeli in maniera passiva e tradizionale, non sempre percepiscono la straordinaria modernità della loro religione. Parlano di dogmi, valori, buone azioni, e così facendo rischiano di scoraggiare la ricerca spirituale di tanti uomini e donne sinceramente bisognosi di serenità e pace interiore. Questi spesso ignorano cosa sia il cristianesimo e si rivolgono a tradizioni lontane ed esotiche, a religioni e filosofie di vita nelle quali riescono a ritrovarsi e a esprimere pienamente la propria individualità. Queste esperienze, anche molto diverse tra di loro, insegnano che la spiritualità, oggi, è prima di tutto il luogo della ricerca di sé, a scapito di un Dio cristiano in realtà poco conosciuto nelle nostre società occidentali, e ancor meno testimoniato. Eppure per Dom Guillaume il cristianesimo avrebbe tutti gli strumenti per accogliere le istanze profonde dell'uomo contemporaneo perché è portatore di una spiritualità unica e incomparabile, che questo libro propone di riscoprire compiendo un'analisi attorno a tre concetti chiave: il dono dell'alterità; il principio dell'incarnazione; il rapporto positivo con il tempo.
È sul Vangelo di Matteo il percorso di questo terzo volume dell’autore, tradotto come i due precedenti dal francese. Percorso che si presenta come un’avventura spirituale del discepolo sulle orme del Maestro. Dom Guillaume ci propone in queste meditazioni di andare alle nostre radici, entrando nel nostro cuore e purificando il nostro sguardo, e di scoprire il dono che Dio ci ha fatto: entrare in un rapporto
di conoscenza e di verità con Lui, perché la sua parola trovi posto in noi. L’itinerario che l’evangelista Matteo ci indica può delinearsi in cinque tappe, corrispondenti alle cinque parti in cui è suddiviso il volume:
• pellegrinaggio nella fede, fondamento della vita spirituale;
• cammino di conversione continua di tutto il nostro essere: mente, cuore,
volontà;
• rinascita interiore che ci fa passare dalla paura alla pace;
• apertura alla nuova vita donata da Dio;
• vocazione a essere testimoni del Maestro nel cuore della Chiesa e del mondo.
L’AUTORE
Dom Guillaume è nato nel 1957 nel nord della Francia, da una famiglia di origine polacca. Nel 1982 entra nell’abbazia trappista del Mont-des- Cats, dove nel 1997 viene nominato abate, ruolo che riveste per dodici anni. Il suo ministero attuale lo conduce in diversi paesi, dove anima ritiri e sessioni di studio presso monaci e monache del suo Ordine. Con Paoline ha pubblicato nella stessa collana Sui sentieri del cuore. Con l’evangelista Marco (2011) e Toccati dall’amore. Meditazioni sul Vangelo di Giovanni (2013).
Poco prima del 540 san Benedetto redasse il testo di una Regola per la comunità di monaci raccolti intorno a lui nel monastero di Montecassino. Articolata in un prologo e 73 capitoli, è ancora oggi l'elemento fondativo delle comunità benedettine. Il suo valore e la sua efficacia travalicano però l'ambito rigorosamente monastico e infatti essa è ormai frequentemente invocata come una guida valida per i laici, sia nella vita privata che in quella professionale. Proprio la "Regola" è al cuore di questo libro, in cui Dom Guillaume, forte dell'esperienza maturata come monaco e come abate, traduce in un linguaggio semplice e concreto le sue norme antiche e sempre nuove, permettendo anche a noi, uomini e donne del XXI secolo, di apprezzarne la bellezza e l'attualità. Vivere secondo la "Regola", assimilando la sapienza dei monasteri, ci permetterà di trasformare profondamente la nostra vita e di cambiare il modo in cui guardiamo il mondo, gli altri, noi stessi. Essa ci sprona a considerare l'esistenza come un itinerario di fede e un ritorno alla sorgente di tutte le cose, scendendo nel profondo, dove Dio abita, ci abita, e ci attende amorevole e fiducioso. Questo è, almeno per noi contemporanei, il grande paradosso: una "Regola" ci permette di conseguire la vera libertà e la pace di chi ha trovato la verità.
Questo secondo volume (dopo il primo Sui sentieri del cuore, uscito nel 2011) presenta, riunite, le omelie sul Vangelo di Giovanni che dom Guillaume ha pubblicato in Canada in due diversi testi, seguendo il percorso della fede, incarnato in Gesù,Via,Verità,Vita.
Il Gesù di Giovanni è via perché mi conduce al Padre; è verità perché mi fa conoscere chi sono io e chi è Dio; è vita perché mi guida sui sentieri del cuore. Il Gesù di Giovanni è colui che mi fa entrare nella comunione con Dio e con i fratelli.
Dom Guillaume è nato nel 1957 nel nord della Francia, da una famiglia di origine polacca. Nel 1982 entra nell’abbazia trappista del Mont-des-Cats, dove nel 1997 viene nominato abate, ruolo che riveste per dodici anni. Il suo ministero attuale lo conduce in diversi paesi, dove anima ritiri e sessioni di studio presso monaci e monache del suo Ordine. Con Paoline ha pubblicato nella stessa collana Sui sentieri del cuore. Con l’evangelista Marco (2011).