Filosofi e teologi a confronto sul tema del perdono divino. Il perdono umano è cosa seria, drammatica: non fa rima con buonismo ed esige una forza straordinaria, sovrannaturale, dice il filosofo Cacciari. Oltre la mente c'è il mistero, e oltre il mistero c'è la misericordia: è il professor Mancini che cita Heschel, per dire che dobbiamo ripensare giustizia e verità, che ci sembrano i soli due binari sicuri delle nostre relazioni. Tutti abbiamo bisogno di ricominciare, come quella signora un po' disinvolta, come la chiama don Nicolini, alla quale Gesù dice: «Neanch'io ti condanno, va' e non peccare più». Per monsignor Zuppi non solo i cristiani perdonano e non per motivazioni religiose, ma per grande umanità.
Il perdono dell'uomo si rivela nei modi più impensati e complicati e nei tempi più improbabili e assurdi, e sempre conduce a una relazione rigenerante. I veri grandi personaggi della storia umana sono coloro che perdonano. Sono loro che permettono alle famiglie e ai popoli di ricominciare ogni giorno con fiducia e che garantiscono la possibilità di un futuro in questo nostro mondo sempre in bilico tra una gabbia di lupi e una casa per molti fratelli.