L'editoriale propone il testo della "Prolusione" della Rettrice del Politecnico di Milano, in occasione dell'Inaugurazione dell'Anno Accademico 2023-2024. I saggi di Massimiliano Scandroglio, Laura Invernizzi, Salvatore Amato e Luciano Eusebi sono i contributi di un Seminario interdisciplinare, svolto in collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore e l'Università del Piemonte orientale sul tema della Dignità. Quando l'uomo può dirsi umano. Chiudono il fascicolo due contributi di taglio storico-teologico.
Nel cammino all'insegna della sinodalità che Papa Francesco ha chiesto di vivere alla Comunità ecclesiale, a livello mondiale e locale, quale contributo anche la teologia è chiamato ad offrire?Il recente volume di Johan Ickx, Pio XII e gli ebrei, ripropone il tema ampiamente dibattuto della posizione della Santa Sede nel tempo dell'Olocausto. Posta la scelta di Pio XII di affrontare le persecuzioni contro gli ebrei attraverso la via diplomatica, ci si chiede se questa scelta sia stata adeguata. Chiude questo numero la nutrita - e molto apprezzata - rubrica con la presentazione degli articoli di maggior interesse metodologico delle principali riviste teologiche internazionali.
Il fenomeno della pandemia ha contribuito tragicamente ad evidenziare anche alla coscienza comune che l'interdipendenza è un dato reale. Non è retorico parlare di destini comuni e della necessità di superare la miopia dei particolarismi. Si tratta di una responsabilità che non è legata soltanto a una ragione di convenienza, perché scaturisce da un'esigenza più profonda di verità e di giustizia. La categoria antropologica capace di intercettare la radice di questo compito è la fratellanza. Il volume raccoglie gli atti del convegno della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale del febbraio 2021, con il contributo di giuristi, filosofi e teologi.
Nella percezione contemporanea del tempo, "ultimo" è ciò che ha le caratteristiche del coming soon, del prodotto in arrivo, tanto prevedibile e annunciato, quanto destinato ad essere superato dai "nuovi arrivi". L'attesa corrispondente è schiacciata sul presente e la preoccupazione è quella di riempire il tempo, non certo di compierlo. Il tema del tempo come discorso antropologico fondamentale mette inesorabilmente allo scoperto la condizione di limite della nostra esistenza. Soltanto una libertà che si misura con la morte è nella condizione di vivere il proprio limite come una possibilità. Che sia questa la porta stretta per prendere sul serio l'umano? Il libro raccoglie gli atti del convengo della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale del febbraio 2019.