Esiodo è sempre stato considerato cantore degli dei, perché ha saputo costruire mitologie articolate, e cantore degli uomini, come poeta capace di descrivere con amorosa precisione il lavoro umano. Ma sia che parli di genealogie divine o delle esperienze umane, con la sua poesia Esiodo ha cercato di dare ragione del mondo: come è arrivato a essere quello che è, quali sono i principi e le forze che lo governano. Rispetto a Omero il suo intento conoscitivo è assai più "moderno". Esiodo dichiara spesso i limiti delle sue conoscenze: l'ispirazione, l'insegnamento delle Muse non bastano a coprire l'estensione del sapere. Esiodo rinuncia dunque all'onniscienza e cerca di dare un ordine alla caoticità del mondo.
La creazione dell'universo e la nascita di tutti gli dei, dagli oscuri abissi del Caos progenitore alla vittoria delle divinità olimpiche sugli empi e bestiali titani: i miti più antichi e solenni della Grecia classica in uno dei poemi più celebrati dell'antichità.