"Quando nasci nessuno ti consegna un manuale sulla vita e nemmeno le istruzioni per essere felice e vivere su questo pianeta. Esistono però dei segreti che non ti hanno mai svelato e io voglio condividere tutti quelli che conosco. Spero che questo ti porti a fare lo stesso. Voglio condividerli perché credo che possiamo riuscire a cambiare questo mondo e a stravolgere il pensiero negativo, triste e distruttivo. Per vivere bisogna vivere, non devi dimenticarlo."
Forse è un caso, forse no. La tua vita inizia ad assomigliare a un film, e tu sei il protagonista. Sullo sfondo, l'Oceano, la musica, le notti caraibiche. Dentro di te, un paesaggio nuovo, un altro viaggio... Dani sta per compiere diciotto anni e parte con la scuola per la Repubblica Dominicana. Intuisce, anzi vuole che quel viaggio sia importante, ma ancora non sa perché. Forse è l'occasione giusta per farsi ammettere, finalmente, nel gruppo dei ragazzi più popolari e ammirati della scuola, capeggiati da David, il Numero uno, l'irraggiungibile. Forse. Con la voce di Dani, Albert Espinosa dimostra ancora una volta la sua capacità di dire nel modo più semplice le cose più profonde; di raccontare con sensibilità, umorismo e - perché no - senza peli sulla lingua l'educazione sentimentale di un adolescente, il suo viaggio alla ricerca di se stesso, della propria identità sessuale e dell'autenticità delle emozioni. Un romanzo per i lettori di tutte le età, per tutti coloro che hanno esclamato almeno una volta: "Questo viaggio mi ha cambiato la vita!". E per tutti coloro che quel viaggio devono ancora farlo.
È arrivato il momento per Ekaitz di mantenere la promessa fatta a sua madre vent'anni prima: tornare nella casa della sua infanzia per prendersi cura dell'anziano padre, malato. Tornare là da dove era partito gli farà ricordare un passato che credeva dimenticato, ma che ha bisogno di rivivere per affrontare il suo futuro, per poter riabbracciare la vita, il mondo e, di nuovo, l'amore. Gli elementi dell'universo di Espinosa tornano con forza in questo romanzo: l'amore vero, il perdono, la verità, la colpa, la vendetta, il rapporto tra padre e figlio, la sincerità.
Albert Espinosa ha compiuto un miracolo: malato di cancro per dieci anni, è riuscito a guarire, trasformando il male in una grande esperienza. A guardarlo è lui stesso miracoloso, capace di contagiare gli altri con la propria vitalità. Albert Espinosa racconta in questo libro la propria giovinezza segnata dal tumore: più di un diario, più di una testimonianza, è una raccolta di tutto ciò che la sua condizione gli ha insegnato. E non c'è niente di astratto o dolente in queste pagine, ma la semplice volontà di mettere in pratica tutta la bellezza di quelle "lezioni": come capire all'improvviso che perdere una parte di sé non è una sottrazione di vita, ma l'occasione per guadagnarne di più. In ventitré capitoli, che non a caso vengono chiamati "scoperte", Albert Espinosa mostra come unire la realtà quotidiana ai sogni più segreti, come trasformare ogni istante di vita, anche il più cupo, in un momento di gioia. "Albert parla di un mondo alla portata di tutti, che ha il colore del sole: il mondo giallo. Un posto caldo, dove i baci possono durare dieci minuti, dove gli sconosciuti possono diventare i tuoi più grandi alleati, dove l'affetto è un gesto quotidiano come quello di comprare il pane, dove la paura perde significato, dove la morte non è una cosa che succede agli altri, dove la vita è il bene più prezioso.