Dalla condanna da parte del Cristianesimo dei sogni e dei loro interpreti fin dall'antichità, al pensiero nazista di Heidegger e l'estremo orrore dell'uccisione di milioni di persone fatte sparire come se non fossero mai esistite con le camere a gas e i forni crematori. Il j'accuse di Massimo Fagioli, che da oltre 40 anni denuncia la responsabilità criminale del pensatore tedesco, si svolge lungo la storia del pensiero, dai presocratici a oggi, intorno all'esistenza di una realtà umana oltre la coscienza. Quell'irrazionale che era per i greci l'animalità e che per la Chiesa cattolica ancora oggi è il male, il diavolo. All'idea di Heidegger di una violenza originaria umana che va oltre la distruzione delle cose, Fagioli oppone la scoperta della pulsione di annullamento, qualcosa che da dentro va verso l'altro essere umano, ma che alla nascita per la realtà biologica è fantasia di sparizione, capacità di immaginare, l'esatto opposto di "essere per l'eliminazione dell'altro".