È il 15 aprile 1912 quando il Titanic affonda e più di 1500 persone perdono la vita. La notizia della tragedia fa il giro del mondo. Quando arriva tra le verdi campagne dello Yorkshire, in Inghilterra, nella tenuta di Downton Abbey, il conte e la contessa di Grantham appaiono più sconvolti e turbati di chiunque altro. Lo stesso destino che non ha concesso loro un figlio maschio, ma soltanto tre femmine, Mary, Edith e Sybil, gli ha appena strappato anche il legittimo erede della loro proprietà, Patrick Crawley, morto a bordo del transatlantico. Ora il nuovo beneficiario è Matthew, cugino di terzo grado della famiglia, un uomo "inopportuno", "scandaloso", che, in spregio a ogni nobile tradizione e costume, lavora per vivere.
Damian Baxter ha fatto davvero fortuna. Il suo nome compare spesso sul Sunday Times, nelle pagine della finanza. Con tutta la sua ingente fortuna, Baxter, però, non può nulla contro la malattia che lo sta consumando. Cancro al pancreas inoperabile, tre mesi di vita o giù di lì: è la sentenza accolta con britannico aplomb. L'unica cosa che gli rimane, nel poco tempo a disposizione, è esaudire un desiderio che si è fatto strada nella sua mente molti anni dopo l'arrivo di una lettera anonima: sapere se esiste da qualche parte un altro Baxter, un giovanotto cui lasciare il suo patrimonio, cinquecento milioni di sterline al netto delle imposte di successione. Quando si è sposato non ha tardato a scoprire la sua sterilità, conseguenza di una parotite che si era beccato durante un avventuroso viaggio giovanile in Portogallo. Ma prima della sfortunata malattia? Del resto, stando alla lettera a firma "La matta" che gli era arrivata, proprio una cosa simile potrebbe essere accaduta. Perché dunque non appurare la verità? Chiedendo l'aiuto magari del vecchio amico di Cambridge, lo scrittore non-troppo-famoso che sta con un'agente immobiliare irlandese? Certo, ci ha litigato con lo scrittore, durante un'esplosione di giovanile e incontrollata collera, acuita poi a bella posta dal desiderio di bruciarsi i ponti alle spalle. Ma chi altri potrebbe dargli una mano, visto che Damian Baxter non ha amici, poiché l'amicizia è sempre stata per lui un "tipo di rapporto incomprensibile"?
C'è stato un tempo in cui la tribuna della Royal Enclosure ad Ascot era davvero un luogo sacro, in cui principi e duchesse, famose bellezze e milionari passeggiavano sui prati curati in haute couture. Oggi, però, tra i visitatori della Enclosure fanno bella mostra di sé soprattutto uomini d'affari di mezza età accompagnati da consorti in chiassose mise di chiffon. I membri della più ristretta e antica aristocrazia inglese non hanno, tuttavia, cessato per questo di trarre un piacere quasi commovente dal vestirsi e comportarsi ad Ascot come se fossero ad un evento fatto apposta per loro. E dalle gradinate della tribuna, Edith Lavery, la giovane e attraente figlia di un noto revisore di conti londinese, li sta, in questo momento, guardando...