C'è il bambino che piange inconsolabile, il bambino sopraffatto da un litigio tra adulti, il bambino che è impossibile portare dal pediatra, il bambino arrabbiato, il bambino curioso che resta inascoltato: storie che generano domande, che attivano processi di pensiero, che vanno a sondare le quotidiane fatiche dei genitori, ma soprattutto quelle dei bambini. Che fatica farsi ascoltare, da questi grandi! Mittino e Ferrara mettono in luce quanto sia importante dare spazio all'ascolto profondo e soprattutto dare del tempo, ai piccoli: «Un tempo in cui si sta in contatto con loro e si cerca di vedere e capire se per caso o per fortuna emerge qualcosa dalle loro bocche, dai loro disegni, dai guai che combinano». Esperienza narrativa ma anche manuale psicologico, questo libro è uno strumento utile per genitori, insegnanti, educatori, mirato ad ampliare la capacità degli adulti di comprendere sempre meglio i bambini.
Lucio è un tipo strano. Secco e lungo e attratto da tutto ciò che riguarda la morte: a scuola è conosciuto come Zo’, abbreviativo di zombie. Ha un solo amico, Nano, e un rapporto difficile con la famiglia e i bulli. Ha anche una barca nella quale si rifugia ogni tanto, ma la sua vera passione è la recitazione. È così bravo che quando incontra Anna, una donna in procinto di gettarsi da un ponte, finge un attacco epilettico e le salva la vita perché la costringe a intervenire per aiutarlo. Diviene così amico di Anna e Marco, una coppia colta e benestante che ha da poco perso il figlio. Lucio è così affascinato da loro che fantastica di averli come genitori. Tutto cambia quando Marco si suicida. Lucio inizia a guardare il mondo in maniera differente: comprende quanto coraggio ci vuole per affrontare la vita giorno dopo giorno e che la sua famiglia, forse non perfetta, è comunque una famiglia che lo ama. Decide soprattutto di prendere in mano le redini del suo futuro e partecipa a un provino per un borsa di studio che gli permetterà di frequentare una prestigiosa scuola di teatro.
Angelo, ragazzino cinico e violento appena uscito da una brutta storia, deve trascorrere un periodo di recupero. Padre Costantino, responsabile della comunità, ha fiducia in tutti i ragazzi, ma per crescere si deve avere un obiettivo. Angelo dovrà imparare che tutti abbiamo in mano il nostro destino, ma che questo comporta grandi responsabilità. Lui e il suo piccolo gruppo affronteranno la violenza, ma anche la poesia della vita. Dovranno superare il terrore di sentirsi soli. Ma per una volta fra gli adulti c'è qualcuno pronto ad ascoltare. Età di lettura: da 10 anni.
Fare il papà è una sfida, soprattutto quando i figli raggiungono la difficile stagione dell'adolescenza. Ma cosa succede quando nove ragazzi si incontrano per raccontarsi i loro papà in una sfida del tutto diversa, quella in cui "ognuno racconta suo padre, e poi alla fine decidiamo chi è il più rompiballe"? Lo scopriamo nei racconti di Antonio Ferrara che presentano una carrellata di figure paterne tutte diverse, tutte segnate da responsabilità e inadeguatezze. Grazie ai commenti dello psicologo Filippo Mittino, la riflessione si svolge lungo un percorso in cui riscoprire le caratteristiche del ruolo del padre e comprendere quali aspetti comportamentali e affettivi sia necessario giocare sulla scena educativa al fine di raggiungere l'obiettivo desiderato: la crescita del ragazzo.
Angelo, ragazzino cinico e violento appena uscito da una brutta storia, deve trascorrere un periodo di recupero. Padre Costantino, responsabile
della comunità, ha fiducia in tutti i ragazzi, ma per crescere si deve avere un obiettivo. Angelo dovrà imparare che tutti abbiamo in mano il nostro destino, ma che questo comporta grandi responsabilità. Lui e il suo piccolo gruppo affronteranno la violenza, ma anche la poesia della vita. Dovranno superare il terrore di sentirsi soli. Ma per una volta fra gli adulti c’è qualcuno pronto ad ascoltare.
Antonio Ferrara è nato a Portici, vicino Napoli, nel 1957 e vive e lavora a Novara con sua moglie Marianna, che fa la fotografa, e con i gatti Simba e Goffredo, che fanno i gatti. Ha una figlia che si chiama Martina, studia a Milano e fa anche lei la fotografa. Ha compiuto studi artistici e lavorato per sette anni in una comunità alloggio per minori, dove ha imparato a frequentare i sogni dei bambini e a non prendersi mai troppo sul serio. È autore di numerosi libri per ragazzi, tra cui
Pane arabo a merenda, Puzzillo gatto gentiluomo, Come i pini di Ramallah, I suoni che non ho mai sentito, A braccia aperte, Ferite, Anguilla, Batti il muro. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato Ero cattivo (20133), Premio Andersen 2012, e Scappati di mano (2013) insieme allo psicologo Filippo Mittino.
Sei brevi racconti dello scrittore Premio Andersen Antonio Ferrara, seguiti da sei commenti dello psicologo Filippo Mittino e corredati da alcuni schemi pensati per gli educatori. Il tutto con la revisione scientifica del direttore dell’Istituto Minotauro, Alfio Maggiolini. La scommessa degli autori è nell’usare la narrativa per rappresentare al meglio le difficoltà degli adolescenti e comprendere quali sono le strategie più efficaci per aiutarli.
I sei racconti e i sei adolescenti di questo libro permettono di entrare a piedi pari in quell’età così difficile: è il modello narrativo interpretato da Antonio Ferrara e Filippo Mittino. Due prospettive diverse che si incontrano e dialogano nel tentativo di comprendere e aiutare chi affronta quel tratto di vita così confuso e pieno di promesse.
GLI AUTORI
Antonio Ferrara è nato a Portici, vicino Napoli, nel 1957 e vive e lavora a Novara con sua moglie Marianna, che fa la fotografa, e con i gatti Simba e Goffredo, che fanno i gatti. Ha una figlia che si chiama Martina, studia a Milano e fa anche lei la fotografa. Ha compiuto studi artistici e lavorato per sette anni in una comunità alloggio per minori, dove ha imparato a frequentare i sogni dei bambini e a non prendersi mai troppo sul serio. È autore di numerosi libri per ragazzi, tra cui
Pane arabo a merenda, Come i pini di Ramallah, Batti il muro. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato il romanzo Premio Andersen Ero Cattivo (2012). Filippo Mittino è psicologo, psicoterapeuta in formazione
presso la Scuola di Specializzazione di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescente e del Giovane Adulto (ARPAd – Minotauro,
Milano). Svolge attività clinica con bambini e adolescenti. Si occupa di ricerca nel campo dell’adolescenza e della psicologia clinica. È socio dell’Associazione Nazionale Centri di Orientamento Scolastico, Professionale e Sociale (COSPES) e collabora con la sede di Novara. È membro del comitato di redazione della rivista “Psichiatria e psicoterapia” edita da Giovanni Fioriti.
Angelo, ragazzino cinico e violento appena uscito da una brutta storia, deve trascorrere un periodo di recupero in una comunità di campagna, sotto la tutela di padre Costantino, e in compagnia di altri ragazzi.
Padre Costantino è sicuro delle possibilità di recupero di queste persone, perché crede ciecamente nel Bene. È importante però che queste persone abbiano un obiettivo. Quello di Angelo, da lui stesso scelto per provocazione, sarà di prendersi cura di un cane.
Ma il Male irrompe nel piccolo gruppo sotto molteplici forme, talora violente e drammatiche, talora comiche, talora poetiche, talora metaforiche: come i morsi di un cane, il vizio del bere, i furti, la morte.
Angelo è profondamente irritato da questo prete così ciecamente buono e ottusamente altruista.
Eppure non è così sciocco da non vedere come l’atteggiamento di padre Costantino alla lunga abbia un’influenza positiva su tutte le persone che gli stanno intorno.
Destinatari
Dai 12 anni.
Autore
Antonio Ferrara è nato a Portici, vicino Napoli, nel 1957 e vive e lavora a Novara con sua moglie Marianna, che fa la fotografa, e con i gatti Simba e Goffredo, che fanno i gatti. Ha una figlia che si chiama Martina, studia a Milano e fa anche lei la fotografa. Ha compiuto studi artistici e lavorato per sette anni in una comunità alloggio per minori, dove ha imparato a frequentare i sogni dei bambini e a non prendersi mai troppo sul serio. È autore di numerosi libri per ragazzi, tra cui Pane arabo a merenda, Puzzillo gatto gentiluomo, Come i pini di Ramallah, I suoni che non ho mai sentito, A braccia aperte, Ferite, Anguilla, Batti il muro.