Questo libro offre una sintetica introduzione in chiave comparata al diritto di tre grandi religioni: ebraismo, isiam e induismo. Ciascuno dei tre ordinamenti giuridici è nato e si è formato all'interno di una religione: un imprinting comune che ha lasciato tracce, determinando più o meno profondamente le modalità con cui essi si sono rapportati ai problemi emersi nei relativi contesti sociali e politico-culturali. Dopo aver illustrato i criteri che debbono guidare la comparazione tra differenti diritti religiosi, gli autori forniscono una descrizione essenziale dei tre sistemi, dei loro principi fondativi e dei loro principali istituti. Una lettura utile sotto molti aspetti: conoscere le regole a cui si ispirano i comportamenti dei fedeli delle diverse religioni ha infatti oggi un'importanza che supera i confini dell'interesse scientifico e tocca questioni legate alla coesione sociale ed alla governance delle diversità.
Il volume indaga il complesso universo islamico, con riferimento costante alla realtà dei musulmani in Italia, e con preziosi rinvii all'esperienza di altri paesi europei. Innanzitutto i temi di fondo, i più problematici per la cultura occidentale: rapporto fra religione e Stato; concetto della famiglia e del matrimonio, e la connessa posizione di globale inferiorità della donna. E ancora, tra tante, le questioni relative all'istruzione scolastica, la pretesa della macellazione rituale, di interruzioni dell'orario lavorativo per il riposo del venerdì e le preghiere quotidiane del credente.