Convocato dagli Stati generali delle Province Unite dei Paesi Bassi all'inizio della guerra dei Trent'anni, il sinodo di Dordrecht affrontò le controversie legate all'arminianesimo, che riprendeva le posizioni critiche del teologo Jacob Hermandszoon (Arminio) rispetto ad alcune posizioni calviniste, in particolare la predestinazione - il rapporto tra la sovranità di Dio e la libertà umana in relazione alla grazia che salva -, ovvero al cuore stesso della Riforma. Il sinodo delle chiese riformate europee tenutosi a Dordrecht tra il 1618 e il 1619 definì faticosamente la dottrina della predestinazione con un compromesso che escludeva qualsiasi riduzione dell'efficacia della grazia all'arbitrio umano e al contempo conciliava l'interpretazione universale dell'espiazione compiuta da Cristo con l'applicazione particolare, secondo il decreto eterno, dei benefici del suo sacrificio ai soli eletti. Espressione più pura della rigorosa linearità del pensiero calvinista del primo Seicento, il sinodo di Dordrecht - unico incontro tra delegati di gran parte delle chiese riformate europee fino all'era ecumenica - propone un'interpretazione radicale del primato della grazia che continua a interrogare i credenti.
Che cos'è il protestantesimo?
La storia del protestantesimo
Le questioni teologiche chiave
La sua attualità
Questa limpida introduzione al protestantesimo - fin dagli esordi tanto articolato e complesso da renderne a volte ardua la comprensione e interpretazione - offre un primo approccio alla storia e alle questioni teologiche da esso sollevate, illustrandone inoltre la rilevanza attuale.