La ricapitolazione di una vita sacerdotale è l'occasione non solo per fare un bilancio, riconoscendo il passaggio dell'amore di Dio sotto tante forme nella propria storia, ma anche per ragionare, a mente fredda e cuore caldo, sull'identità del prete nella Chiesa e nel mondo di oggi. Ogni capitolo ha un invito alla riflessione per il lettore.
Ci sono storie che raccontano la vita, che rivelano sconfitte da cui emergono nuovi legami, che smascherano il vero senso dell'esistenza umana. E ci sono storie che riferiscono l'amore di Dio verso l'umanità: un amore energico che scuote dal torpore e non esita a discutere e a provocare. Riflettendo sulla parabola del padre di due figli (Lc 15,1-32), questo libro cerca di capire come, attraverso Gesù Cristo, si possa vivere una relazione d'amore con Dio, il Padre di molti figli. Questa parabola infatti non è una storia qualunque: è la storia della nostra vita e della nostra fede e sfocia nella storia dell'amore di Dio, il Padre che accoglie i suoi figli, lontani e vicini. Il Padre è la "casa" a cui siamo diretti, dopo la lontananza sofferta lungo il percorso della vita. Soltanto una relazione d'amore con il Padre salverà la nostra vita.
Dio è imperscrutabile, misterioso, indicibile. Così affermano i filosofi e i teologi quando cercano di indagarne i segreti. D'altra parte, Egli stesso, attraverso la storia, si svela all'umanità soprattutto in Gesù morto e risorto: Dio si rimpicciolisce nel tempo e nello spazio e s'immerge nei nostri pensieri e nelle nostre parole. Gli uomini si esprimono in linguaggi fragili e provvisori; non perlustrano altro che orizzonti storici, esistenziali, fisici. «Vedere Dio» significa, già nella Bibbia, aver oltrepassato i limiti della natura umana, essere morti e afferrati da un'altra «vita».L'auspicio è che queste pagine possano aiutare a comprendere e correggere alcune deformazioni, soprattutto in ambito cristiano. Affinché nessuno «nomini Dio invano » o sostenga che il suo, il suo soltanto, è il vero Dio.