Maria di Nazaret, per la sua prossimità a Cristo, è l’esemplificazione della chiamata a coniugare l’amore per la storia e la condivisione radicale del progetto di Gesù, la fedeltà alle vicende umane e la consacrazione totale al compimento del Regno. Proprio a questo il Padre celeste chiama gli uomini e le donne, a seguire dentro la creazione lo stile di vita del Figlio, l’unico obbediente, il vero casto, l’autentico povero.
Tramite i consigli evangelici, il battezzato consacrato, che rimane nel «secolo» – al pari della generalità dei cristiani –, è scelto per far emergere da un mondo benedetto da Dio il vero senso dell’esistere e del gustare la vita, fuggendo non le relazioni con le cose o con gli altri, bensì la mentalità mondana che piega ogni cosa al profitto, al piacere che non diventa mai amore, alla sottomissione esclusiva al proprio ego.
L’autore
Giuseppe Forlai è presbitero della diocesi di Roma. Ha insegnato mariologia presso la Facoltà Teologica del Triveneto, la Pontificia Facoltà Teologica Seraphicum e teologia spirituale presso la Scuola di Teologia per Laici dell’ISSR Ecclesia Mater di Roma.Attualmente è docente incaricato di mariologia presso la Pontificia Università Gregoriana. È membro dell’Associazione Mariologica Interdisciplinare Italiana (AMI, Roma). Tra i suoi volumi ricordiamo: L’irruzione della grazia. Per una rilettura ecumenica del dogma dell’Immacolata (San Paolo 2010); Quello che so di Lei. Piccola mariologia per continuare a credere (2010). Ha redatto le voci «Europa» e «Movimenti Ecclesiali» per il dizionario Mariologia (San Paolo, 2009). Ha curato, insieme a Daniele Libanori s.j., l’edizione italiana del Trattato sul sacerdozio di San Giovanni d’Avila (Bologna, 2010).
La grazia giustificante irrompe nella vita di ogni essere umano in maniera inaspettata, per trasfigurare progressivamente la creatura a immagine dell’Uomo nuovo. In Maria di Nazareth l’irruzione della grazia accade fin dal concepimento, rendendola santa e immacolata, capace di rispondere all’invito del Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe.
Tutti i cristiani, anche i fratelli delle confessioni originatesi dalla Riforma, possono rimirare in Maria il paradigma e la manifestazione dell’iniziativa sovrana e misericordiosa del Dio di Gesù Cristo.
DESTINATARI
Sacerdoti, insegnanti e studenti di teologia.
L'AUTORE
Giuseppe Forlai è presbitero della diocesi di Roma. Ha conseguito il dottorato in teologia con specializzazione in mariologia presso la Pontificia Facoltà Teologica Marianum e in seguito ha studiato filosofia politica ed etica. Ha insegnato mariologia presso la Facoltà Teologica del Triveneto e la Pontificia Facoltà Teologica Seraphicum. Attualmente è docente di teologia dogmatica e teologia spirituale presso la Scuola di Teologia per Laici dell’ISSR Ecclesia Mater di Roma. È membro dell’Associazione Mariologica Interdisciplinare Italiana (AMI, Roma). Ha redatto le voci «Europa» e «Movimenti Ecclesiali» per il Dizionario di Mariologia (Edizioni San Paolo 2009).